Vicini di casa
Data: 03/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: fantasy972
Dopo una burrascosa separazione con la mia compagna andai a vivere da solo,traovando casa in un tranquillo rione della città. Nel mio stesso pianerottolo ci abitava un collega,il quale mi aveva trovato l’appartamento essendo al coorrente della situazione disagiata che vivevo. Mi trasferisco ed ammetto che quel posto in culo al mondo era davvero confortevole. Poche macchine, gente tranquilla…Ma soprattutto c’era Fabiana, la moglie del mio collega… Fabiana era una donna normalissima,di quelle che se la incontri per strada non ti giri a gaurdarla perché anonima… ma così non era. La signora nascondeva una carica di erotismo e femminilità che neanche il marito era riuscito a notare…E di questo me ne accorsi quasi subito…Al mattino uscivo in balcone,prestissimo,a sorseggaire il mio caffe, davanti non ci abiatava nessuno e spesso stavo in boxer o slip. Dal balcone accanto non riuscivi a vedere se ero in mutande in quanto c’era un muretto… Spesso ci si incontrava lì, ci si scambiava il buongiorno e soprattutto all’inizio mi premuravo di rientrare per mettere,quanto meno,una T shirt… Ma presa un po’ di confidenza la Fabiana mi dice “Ma dai,fa caldo,che e le metti a fare la maglietta,mica mi scandalizzo per un petto nudo!!!” …Frase ripetuta anche davanti al marito,che appariva compiaciuto da questo… La signora era anonima anche nel modo di vestire,l’intimo sembrava quello di mia nonna (mia madre usava biancheria da pornodiva,perizomi, calze e reggicalze abbondavano, per la felicità ...
... del mio babbo)… Slip enormi stesi al sole facevano passare ogni voglia,ma continuavo a guardarla per capire cosa mi sfuggiva… Una notte ero in servizio col marito ed in un momento di confidenza lui mi confidò che con la moglie non andava bene e che se continuava così,da li a presto,si sarebbero separati. La cosa mi dispiaque davvero e gli dissi che la separazione non è sempre la soluzione migliore e che avrebbe dovuto parlarle, per vadere dove stava il problema… La sera dopo,eravamo entrambi di riposo,mi suonò al campanello invitandomi a casa per un dopocena. Il figlio era andato dai nonni per il fine settimana e noi eravamo in terrazza a goderci il fresco della serata estiva. Parlammo molto,della mia separazione,dei loro problemi,e venne a galla che il problema era il mio collega,in quanto impotente…Ci rimasi male,non era il caso di parlare di queste cose davanti a me…Ma ben presto mi resi conto che era stato tutto archittettato da quei due… Lei si sedette accanto a me,cominciò ad essre lasciva,cambiò tono di voce e modo di guardare. Andò un attimo in bagno, si profumò…Anche Alessio,il mio collega era cambiato…Mi mise spesso la mano sulla gamba,ed anche se non volevo credere ai miei occhi quei due avevano voglia di fare del cazzo di fottutissimo sesso…
Mi alzai,presi la bottiglia del Jack Daniels,me ne versai un po’ buttandolo giù tutto d’un fiato….Fu una sorta di segnale…Lei si avvicinò a lui,gli si inginocchiò vicino,gli sbottonò la patta dei pantaloni e gli tiro fuori ...