152 - Anthology Alessia - Il prof. megadotato
Data: 04/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ombrachecammina
All�inizio di questo racconto ho parlato di una vita movimentata, durante la quale io non mi sia mai fatta mancare nulla. In effetti, la mia educazione laica, faceva si che io non chiudessi mai le porte che mi si aprivano davanti. Nella mia mente non è mai esistita la parola �limite�.Per me non sono mai esistiti la partenza e l�arrivo, ma ci sono sempre stati la partenza e la sosta. Si, la partenza vista come nuova e sempre entusiasmante esperienza e la sosta, che rappresenta l�intervallo di tempo che intercorre tra la fine di una avventura e l�inizio di quella che verrà o che sta già per arrivare.Avevo diciannove anni e mezzo e frequentavo con profitto l�università che i miei genitori, con moltissimi sacrifici, erano riusciti fino a quel momento a pagarmi.Avevamo un professore di lingua italiana che era un tipo un po� strano, capelli lunghi, sui cinquanta, calvo nella parte alta del capo, non molto alto, un po� cicciotello, occhi bovini e sguardo vacuo.Tra noi femmine di questo personaggio, specie durante i momenti di pausa dalle lezioni, si parlava spesso irridendolo e considerandolo un povero �sfigato� . Lisetta, una delle allieve che durante l�anno era diventata la mia migliore amica, un giorno mi prese da parte e mi confidò un particolare piccante che gli aveva rivelato un ragazzo che faceva ingegneria�..�Sai cosa mi ha detto il Volpini?�Serva, dimmi che ti ha detto il Volpini? ��Ha visto nei cessi dei maschi, il professor Mandalà che pisciava negli orinatoi e mi ha ...
... detto che �lo sfigato� ha un cazzo gigante!!!��Ma dai, quello sgorbio di uomo è superdotato???��Già così mi ha detto Volpini��Da quel momento, ogni volta che lui entrava in aula, io scrutavo i suoi pantaloni per vedere dove riuscisse a nascondere tutto quel ben di Dio!!! Portava sempre pantaloni larghissimi e di colore scuro e non c�era nessun indizio che non mi facesse pensare che quella raccontata da Volpini era stata solo una grande bufala!!! Il caso volle, che un mattino incrociassi al bar dell�università, il buon Volpini. Parlammo del più e del meno, poi mi feci coraggio e gli chiesi se la storia di Mandalà superdotato fosse vera o se l�avesse messa in giro tanto così per scherzare. Lui, mi guardò stupito e poi mi disse di chiedere al bidello Salvatore.Naturalmente obiettai che non potevo certamente andare a chiedere al bidello se era vero che il professore di matematica aveva un cazzone gigante!!! Mi prese per mano e mi condusse davanti al gabbiotto del bidello. Aprì la porta e fece cenno a Salvatore che gli voleva parlare. Davanti a me, sorridendo, pose la fatidica domanda al bidello. Lui sogghignò furbescamente e poi mise le mani avanti in posizione verticale tenendole distanti una trentina di centimetri, quindi disse����Lo vidi sotto le docce, una minchia tanta tiene!!!!�Arrossii imbarazzata, poi frettolosamente salutai con la mano l�amico Volpini e in pratica fuggii in classe. Mi sedetti come sempre vicino a Lisetta e gli spiegai ciò che era successo. Bisbigliando e ...