1. L'Organizzazione ( Capitolo 15 )


    Data: 06/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ipsedixit

    ... leggermente gli animi, ma era suo compito ricordare a tutti con chi avevano a che fare. Valeria era nella gabbia e rifletteva, mentre alcuni personaggi se ne stavano contendendo la proprietà. I pensieri le scorrevano velocissimi nella mente, tanto che le sembrava di non riuscire a concluderne uno senza che un altro vi si sovrapponesse. All’inizio, quasi tutti i presenti avevano fatto un'offerta per lei, ma quando la cifra era diventata significativa, a contendersela erano rimasti solo Mr. Gard, Mr. Nimes e Mr. Bend. Imprigionata nella gabbia, era stupita ed allo stesso tempo compiaciuta per quella lotta a colpi di dollari. Era stupefacente, ma si sentiva eccitata e gratificata dal fatto che persone così ricche e così potenti fossero disposte a spendere cifre folli per avere proprio lei. Non riusciva a pensare in modo lucido, ma il ricordo delle incredibili sensazioni fisiche che aveva provato nelle ultime settimane le era diventato improvvisamente molto vivido. Provava quasi la stessa sofferenza e per contrasto gli stessi orgasmi travolgenti, multipli ed incontrollabili, che nella sua vita precedente non aveva mai sperimentato, anzi, che riteneva non potessero esistere, almeno non per lei. Iniziò anche a dubitare di aver solo fatto finta di sottomettersi, che forse, l’animo di schiava lo aveva e le era piaciuto farsi piegare da Frau Helga. Sapeva in cuor suo che il desiderio di cedere ogni responsabilità l’aveva avuto più volte, benché non l’avesse mai voluto ammettere. ...
    ... Essere costretta a liberarsi da ogni suo pensiero e preoccupazione, salvo quella di obbedire, la sollevava da qualsiasi onere e condizionamento. Era forse per quella ragione che il sesso “da schiava” le era diventato più intenso, travolgente ed appagante? Si domandò se poteva dirsi davvero libera quando lavorava al bar e si preoccupava di quel bambinone incosciente ed egoista di Andrea, del loro futuro e di mille altre cose, o era piuttosto schiava di una situazione che la spingeva a recitare un ruolo che soddisfaceva desideri di altri? Se davvero la sua natura fosse stata quella di schiava, poteva desiderare altro, rispetto a quello che le stava succedendo? Andrea le piaceva fisicamente, ma dopo averlo conosciuto, come uomo non la stimolava affatto. Eppure, bastava che la toccasse fra le gambe e lei perdeva subito il controllo, e lui, da quel momento poteva farle ciò che voleva. No, non era Andrea ad esercitare il potere su di lei, era il sesso, già prima che l’organizzazione la catturasse e l’addestrasse. Doveva ammetterlo a sé stessa: non appena le si bagnava la vagina, quella prendeva possesso anche della sua mente. Eppoi, quando gli avventori del bar le lanciavano occhiate lubriche, parlavano per doppi sensi e facevano battute pesanti, si sentiva davvero sempre a disagio come raccontava ad Andrea ed alle amiche? Non era forse vero che più di una volta si era invece eccitata, trovandosi a sfregare l'inguine contro le maniglie dei cassettoni, dietro al bancone, scappando poi ...