1. Nonne Troie 1


    Data: 07/04/2019, Categorie: Maturo Tabù Autore: Batman_112

    ... Anche io volevo bere dalla sua ficona come lei aveva fatto dal mio uccello. Avevo appena finito di montarla a pecora e le ero venuto sulla schiena per la seconda volta quando mi ha detto che doveva proprio pisciare.Io ero ben contento di lasciarglielo fare, tanto più che le sono andato dietro e ho assistito alla cosa.Guardare la fica che piscia è sempre bello, specie se è la fica di una troia, doppiamente se la troia è tua zia. Lei sorride vedendo che il cazzo mi si drizza e capisce che la sua pisciatona mi arrapa. Probabilmente è felice perchè se è nuovamente duro può farsi impalare ancora. Si alzà dalla tazza, tutta nuda con quei tettoni che dondolano provocanti.Mi guarda e si avvicina. Si mette due dita sulle labbra del suo ficone spalancandola oscenamente. “Vediamo se la lecchi bene” dice e quasi me la schiaffa in faccia.Sapeva di pipì ma in quel momento era la cosa più buona del mondo. Non sapevo ancora quanto fosse dolce e delicata la fichetta di una ragazza non sentivo l'esigenza di un corpo giovane da amare e possedere. Volevo solo fottere. Infilare il mio cazzo duro negli orifizi di quella vecchia troia e sentirla ragliare di piacere ed ecciatarmi ad ogni colpo. Ero un toro arrapato e lei la mia vacca in calore. Leccarla era il modo migliore per trovarla bella umida quando ci avrei infilato nuovamente il cazzo.Lei godeva e mugugnava e finalmente mi venne in bocca.La sua sbroda era dolce, invitante, mista al piscio salato era una goduria. Si ero un vero maiale un ...
    ... leccatore di gnocche. Un i****tuoso scopatore di vecchie maiale.Il bello è che più pensavo a quanto fosse vecchia quella donna tanto più mi veniva duro. Più riflettevo sul fatto che fosse mia zia, più desideravo metterglielo in fica e in culo.Feci appena in tempo ad alzarmi dalle sue cosce marce di saliva e sbroda che già avevo la cappella in fiamme.Appena il tempo di sfregare il cazzo su uno dei suoi capezzoli duri e dritti e spruzzai senza neanche accorgermene. La quarta sborrata in meno di due ore. Già fatto disse lei quasi a volermi umiliare. Era lei a guidare il gioco, lei ad avere quel meraviglioso cespuglio peloso fra le gambe che io tanto desideravo. Io ero solo il povero coglione che si sborrava addosso schiavo dei suoi sensi. Per quanto fossi io a infilarlo tra le sue gambe era lei a guidare il gioco.Restò duro.Iniziai a spingere. Volevo fottere. Fottere ancora. Volevo farla urlare implorante di piacere. Volevo essere io a scopare lei.E così feci.Nella notte avevo sborrato altre tre volte e avevo perso il conto degli orgasmi di Lea. Nonostante ciò il nostro amplesso continuò ad andare avanti con solo brevi soste per pisciare. Eravamo in calore e ci eravamo sfogati senza limiti fino all'alba.Ora però ero sinceramente distrutto e anche lei pareva esausta e coperta di sperma dai capelli ai piedi russava sonoramente in pace coi suoi sensi.Andai a pisciare. Solo a spingere fuori urina mi doleva la cappella eppure avevo i reni pieni e stetti li a tenermelo in mano per due ...