Nuove punizioni
Data: 09/04/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: femdom lover
... un fazzoletto, ansimando ancora un po'. Ti sto usando violentemente come forse mai era accaduto prima di oggi, ma la cosa non sembra affatto dispiacerti e completamente libera da lacci ed arnesi ti distacchi da me per andare ad accasciarti esausta sul divano. Aspettando che tu ti riprenda, preparo intanto il tavolo per dopo, spostando da sopra di esso tutto quanto. Dopo averlo liberato da ogni ingombro torno a sedermi sul divano, di fianco a te che poco alla volta ti stai riprendendo; ti coccolo un po' speranzoso che non servano molti minuti prima di poter ricominciare a giocare, e fortunatamente dopo solo un quarto d'ora di carezze e tenerezze varie, ricominci a manifestare interesse ricambiando con baci e tocchi sensuali. Non aspetto oltre e prendendoti per un braccio ti faccio sdraiare sopra il tavolo supina, posiziono le tue braccia a croce e le fisso alle sottostanti assi con lo spago. Questo non basta però: per essere del tutto soddisfatto prendo altri due pezzi di corda, più lunghi di quelli usati per i polsi, e li lego da un lato a ciascuna delle tue caviglie e dall'altro ad un punto del tavolo vicino alle tue mani. Faccio così in modo che le tue gambe restino alzate a novanta gradi rispetto al corpo, e per non farti fare un'enorme fatica nel tenerle così sollevate, per scaricare il loro peso in maniera intelligente, tendo infine un ultimo pezzo di spago tra le tue caviglie, legandole tra di loro ad una distanza di circa cinquanta centimetri. Come risultato ottengo ...
... che tu non puoi né abbassare le gambe né piegarle lateralmente, e che gli unici movimenti che ti sono possibili sono la flessione verso di te e la loro unione. La cosa che mi interessava e che riesco ad avere in questa maniera è di avere ancora una volta a mia disposizione sia il tuo culetto che il tuo sesso per ogni mio capriccio, senza lasciarti inoltre la possibilità di difenderli muovendo le gambe. Per finire la mia opera, ti copro gli occhi con una benda impedendoti di osservare i miei spostamenti e le mie azioni. "Amore, questo per oggi è l'ultimo round" ti dico, e continuo "Spero che dopo tutto questo per un po' di tempo ti sentirai sazia di lacci ed arnesi vari. Adesso ti mostro gli ultimi progetti sadici che mi ero preparato nei giorni scorsi, sperando che ti facciano godere ancora parecchio". Detto ciò ti lascio un attimo da sola in taverna per andare a prendere di sopra quel che mi manca, ciò che prima non mi ero portato giù. In un attimo torno da te con una sorta di cannuccia di metallo a punta arrotondata, una fiaschetta d'olio d'oliva, due mollette da bucato, e per finire un cacciavite molto grosso che ho lasciato a gelare tutto il giorno in freezer, col fine di farti provare delle sensazioni uniche. Subito mi posiziono davanti al tuo bel culetto, prendo il cacciavite gelato e lo cospargo di lubrificante visto che il ghiaccio che vi si è formato sopra l'ha reso particolarmente ruvido; poi te lo infilo con un colpo secco dentro al tuo sesso. Lanci ...