Il Cazzo Enorme Di Papà
Data: 10/04/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Pierre
Ciao a tutti, devo confessare una cosa incredibile che mi ha stravolto la vita! Ma prima mi presento: mi chiamo Daniela, ho 21 anni e vado all'università. Ne frequento una fuori regione e per evitare di viaggiare di continuo rientro a casa un weekend sì e uno no, e la vicenda che vi racconto adesso è nata proprio perché, lo scorso autunno, sono rientrata due weekend di fila... Arrivo a casa senza aver avvisato del rientro, sono le sei del pomeriggio ed a quell'ora di solito non c'è nessuno. I miei sono al lavoro e Claudia (mia sorella di 17 anni) è agli allenamenti di Pallavolo. Entro dunque a casa e mi avvio verso la cucina per mangiucchiare qualcosa, quando sento degli strani rantolii provenire dal salotto, mi sporgo incuriosita e un po' inquieta, sbircio dalla porta e rimango incredula e scioccata per la scena che si presenta davanti ai miei occhi... mio padre che sul divano si spara una sega davanti a un film porno. E tutto sommato mi rendo conto che non è una cosa poi tanto incredibile, ma quello che mi ha scioccata e fatta rimanere senza fiato è stato vedere che verga enorme ha il mio papà tra le gambe, una vera mazza! Per lo sconcerto ho sussultato urtando la porta socchiusa e mio padre si è girato di scatto trovandomi là. E' stata una scena imbarazzante. Fissavo con gli occhi sgranati un cazzo che sembrava una proboscide ed era il cazzo del mio papà! Io ero rossa dall'imbarazzo e dalla vergogna mentre a lui non creava nessun imbarazzo trovarsi davanti alla figlia ...
... con il cazzo di fuori. Anzi, con un atteggiamento sfacciato ha continuato a fissarmi chiedendomi cosa ci facessi a casa quel giorno, e mentre mi rimbrottava l'essermi presentata a sorpresa non smetteva di ostentare quel randello dritto e imponente. Dopo un breve e teso battibecco sono corsa in camera mia e per il resto della giornata ho evitato di incontrarlo, saltando anche la cena. Quell'episodio però mi ha turbata e non sono riuscita a togliermelo dalla testa, e come sempre succede... più un pensiero è proibito e più la mente insiste nel farlo aleggiare, ronzare come un fastidioso insetto. Quella notte non riuscivo a prendere sonno, ero tormentata da quel cazzo dalle dimensioni superbe. Ed il tormento si faceva sentire non solo in testa... Continui brividi mi attraversavano la schiena per finire tra le cosce e lì, a momenti, sentivo un intenso calore osceno; delle ondate che mi scuotevano, tanto che mi sono portata una mano alla fica cominciando a sfregarmi le labbra e il clitoride, poi ho infilato due poi tre dita dentro e le ho mosse, avanti e indietro, sempre più velocemente, e mi sono sollevata la canottiera pizzicandomi i capezzoli, cercando di soffocare gli ansimi e i fremiti sempre più incontrollabili. Ho continuato a scoparmi con le dita, sempre più forte, fino a che non sono venuta, ed ho lasciato un lungo sospiro mentre bagnavo il lenzuolo. È stato in quel momento che ho sentito un rumore dalla porta, mi sono girata di scatto, spaventata, e nel buio ho avvertito ...