La corriera
Data: 12/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Alianna
... vogliamo solo divertire...Ci hanno detto che sei una troietta in calore e noi alle troiette facciamo solo del bene... Francesca rise e iniziò a baciare il più anziano, quello che aveva detto quella cosa. Lo baciava e sentiva che glia altri si stavano avvicinando. La fecero sedere su uno sgabello con le gambe leggermente aperte e mentre uno iniziava a sditalinarmi un altro mi toglieva il vestito liberando le tettone. Uno disse: mamma mia che tette...qui ci sfama tutti.Tutti risero e poi si rituffarono su di me. In quella posizione, iniziarono a penetrarla tutti....Francesca sullo sgabello e tutti a turno la penetravano mentre quelli che attendevano la baciavano, la toccavano e e torturavano i capezzoli. Le tette di francesca erano qualcosa di unico. Belle, grandi, sode con due chiodi al posto dei capezzoli. Vennero tutti una prima volta, chi in faccia, chi in bocca, chi sul seno. Francesca era una maschera di sperma. Rideva e li baciava tutti. Uno dei ragazzi a questo punto disse: or che ci siamo scaldati portiamola sul materasso. Francesca, quasi in trance per gli orgasmi, li seguì. Giunti al materasso uno si sdraiò e le fece cenno di impalarsi sopra di lui. Francesca, ancora bagnata fradicia, ubbidì. Si impalò sul cazzo enorme del ragazzo e iniziò a ...
... cavalcarlo. Ora era piena: aveva un cazzo nella fica, uno nel culo, due in mano e uno in bocca. Godeva come una matta e li faceva alternare tutti. Alla fine il materasso era una coperta di sperma e francesca sdraiata in mezzo senza sensi. Alla fine furono tutti molto dolci. La aiutarono a pulirsi, la baciavano e la riaccompagnarono a casa. Da quel giorno, una volta a settimana Francesca scendeva a quella fermata, e andava a far divertire i muratori. Divenne, per tutti il tempo della durata della costruzione dell'edificio, la loro puttana, il loro giocattolo e a lei in fondo piaceva sentirsi usare come un giocattolo. Ogni volta era sempre più spinto il gioco. I muratori si organizzarono e portarono giochini, corde, pinze per capezzoli, manette e il gioco divenne divertente più che mai nel rispetto reciproco di tutti. Francesca capì che era nata con quella voglia dentro e non poteva combattere la sua natura. Adorava farsi legare le tette, farsele succhiare, farsi spalmare addosso nutella, panna, gelato e farsi mangiare. Una volta la portarono in una stanza, la legarono gambe e braccia ad un letto e giocarono a leccare sul suo corpo gelato e panna.... Purtroppo la casa venne finita e il gioco terminò ma Francesca non dimenticherà mai quanto ha goduto in quei mesi.