In campagna... 2. verità
Data: 16/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Calaf
... nuova”
“Cosa”
“Hai mai pensato che puoi entrare in me in un altro modo?”
Si gira Maria guardandolo in attesa, scuote il sedere davanti a lui e alla fine lui capisce.
La conosce per sentito dire, la sodomia, sa che una città è stata distrutta per questo, è un peccato ancora più grave degli altri. Però ormai non bada più alla morale, solo alle sensazioni del proprio corpo, e il suo corpo lo vuole, sente il pene irrigidirsi ancora di più, una sferzata di libidine lo colpisce. Allunga le mani su quel culo, lo accarezza, separa le natiche per vedere bene il forellino che lo invita. Lo vede un po’ dilatato. Non sa che Maria, che da anni non la pratica più, si è preparata al meglio per lui. Col marito lo faceva spesso, le piaceva, ma teme le dimensioni di Emilio, nettamente superiori, per cui si è “allenata” con degli oggetti via via più grandi e ora sente di essere pronta anche se un po’ nervosa.
Gli suggerisce di bagnarlo un po’ e Emilio si sputa sulla mano, si bagna la punta dell’uccello, poi sputa ancora e bagna la rosetta. Indugia con un dito che premendo un po’ vede scomparire dentro con facilità. Prova con due dita e entrambe entrano bene, senza sforzo. Maria geme piano. Chiude gli occhi mentre lui l’afferra ancora per i fianchi, se lo sente puntare sul forellino. Fa in tempo a dirgli di essere delicato, di fare lentamente e già la cappella è dentro. Stringe i muscoli per impedirgli di entrare tutto di colpo. E’ inutile, Emilio ha capito come fare ma quella ...
... stretta ha rischiato di farlo venire anzitempo.
Spinge piano, Maria rilassa i muscoli e la verga lentamente sparisce nel forellino, senza esitazioni, senza ripensamenti, sino in fondo.
Maria emette dei gridolini:
“Oddio, me lo sento in gola. Mmmmhhhhhhh, Emilio muoviti ora, piano, fammi piano”
Emilio obbedisce. La sensazione è nuova per lui, sente che è più stretto della vagina ma che piano piano si sta abituando alla sua presenza. Si muove indietro fino quasi a uscire e poi la penetra ancora, e ancora, e ancora, e ancora. La velocità aumenta, Maria corre con la mano alla micina, si accarezza; Emilio si sente preda di una furia sconosciuta, colpisce con forza ora, sente poca resistenza, ode il rumore dei corpi che sbattono insieme, i mugolii di piacere di lei. Non sa quanto resisterà ancora ma continua a spingere, dentro e fuori quel buchino delizioso. Maria quasi ulula quando viene, è un orgasmo particolare che non ricordava così forte. Nel venire stringe i muscoli dell’ano e Emilio si sente come strozzato. E’ il colpo di grazia e anche lui viene, continuando a entrare e uscire, forzando l’anello di muscoli e la simbolica resistenza. Sente la testa girargli, non aveva mai provato una tale intensità di sensazioni.
Esce da lei e fa un passo indietro, quasi cade sedendo sul telo. Guarda Maria inginocchiata che si muove ancora negli ultimi sussulti del piacere, vede il forellino ora non più tanto piccolo che si contrae, che fa uscire della sostanza biancastra. ...