1. Priscilla


    Data: 20/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: skizzoinfoiato

    Mi chiamo Leonardo, avevo 17 anni quando in quell'estate di ornai 15 anni fa, presi la mia tremenda cotta per Alessandra, la sorella gemella di un mio compagno di classe, ma lei aveva occhi solo per Filippo, un ragazzo di un apio di anni più grande.
    
    È vero che le cotte ti rendono sciocco e cieco, o meglio cieco e sciocco.
    
    Una sera frustrato per l’ennesima serata in cui la vedevo avvinghiata con quello lasciai la compagnia camminando senza una meta precisa, l’unico desiderio compiangermi in silenzio lontano da occhi indiscreti.
    
    Camminai a lungo raggiunsi al metà del mio meditare solitario preferito, il porto turistico, la notte mai frequentato da gente indiscreta, camminai lungo la massicciata raggiungendo il faro verde, che delimitava il lato destro dell’entrata del porto.
    
    Avevo camminato lentamente eppure non mi ero accorto di esser seguito.
    
    Mi arrampicai e scesi verso il lato esterno della massicciata, poco distante c’era un masso perfetto, leggermente piano, ci si stava sdraiati a meraviglia di giorno a prendere il sole, la discesa amare non era difficoltosa e il mare in quel punto era fantastico… ma adesso era notte fonda.
    
    Non so quanto tempo passò sentii dei rumori ma non scorsi nessuno abbandonandomi per la seconda volta ai miei pensieri.
    
    “rumorosi…. Questi pensieri… se pur nel silenzio!”
    
    Una voce nell'oblio della notte mi fece sobbalzare , “ uhhhh come siamo tesi…. Sono io stai calmo…!”
    
    Era Priscilla una mia compagna di classe: “che…che ci ...
    ... fai qua Priscilla?!”
    
    “mmmm strana domanda…. Prendo…. Prendo il sole?”…. “posso scendere? Mi dai una mano o… devo retar qua?”
    
    Mi alzai e l’aiutai guidandola e sorreggendola a raggiungermi, fece un salto per colmare l’ultimo balsa che ci distanziava e finimmo abbracciati, poco dopo si mise a sedere , invitandomi , battendo la mano sullo scoglio, a fare altrettanto.
    
    “è bellissimo qua!.... ci vieni spesso?”
    
    “quando ho bisogno di star solo”
    
    “sono di troppo allora … devo andar via!”
    
    “no no … rimani.. non è mio questo posto”, ci fermammo ad osservare l’orizzonte e lo specchiarsi della luna sull'acqua calma come una tavola.
    
    Priscilla aveva le gambe piegate e si teneva sorretta alle ginocchia col busto poggiato sulle cosce.
    
    “ho visto tutto… mi chiedo come mai ti sia innamorato di Lei che ti tratta così male quando hai tutte le altre ai tuoi piedi…. Ho visto e sentito come ti ha trattato, ti ho visto andartene…… ti ho seguito… non ti sei accorto al locale della mia presenza né del fatto chi ti stessi seguendo…. Mi hai ignorato …!”
    
    “lo sanno tutti della tua cotta per Francesca…. Lo neghi?” disse voltandosi a cercare il mio sguardo.
    
    Per fortuna non poteva vedere il mio imbarazzo, il mio silenzio fu la mia risposta, tornò a guardare il mare.
    
    “ti confesso… a scuola son tante disposte a tutto …. “, “si insomma tante vorrebbero ricevere le tue attenzioni ma tu hai occhi solo per quella!”.
    
    “falla finita Priscilla..
    
    non sono in vena di scherzi!”
    
    “non ...
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