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Spaziando con la mente
Data: 20/04/2019, Categorie: Etero Autore: cicas
Frequentavo da poco un ragazzo conosciuto all’università, senza perdere tempo mi aveva rimorchiata con successo,aiutato dal suo aspetto fisico ed il suo modo di fare alternativo ed intrigante .Da subito iniziammo a legare ; terminate le varie lezioni ci ritiravamo a casa sua ed in assenza dei suoi davamo sfogo a tutte le nostre voglie più sfrenate, alla ricerca del piacere fisico . In quegli anni appena diciottenne ero ancora vergine: mi dilettavo a prenderlo in mano , in bocca ed alcune volte nel culo, pratica sovente usata in quanto molto apprezzata dai maschietti ed oltretutto per evitare gravidanze indesiderate. Tra di noi tutto procedeva magnificamente tanto che un bel giorno presa dalla foga decisi di farmi sverginare . Arrivati a casa sua come al solito dopo esserci spogliati e distesi sul letto mi lanciai sul suo cazzo ingoiandolo tutto fino ai coglioni. Lo succhiai a lungo facendolo divenire più duro che mai . Zuppo di saliva lo puntai sulla vagina invitandolo ad entrare. Non se lo fece dire due volte e con un live movimento d’anche, iniziò ad introdursi dentro di me. Provai solo un lieve dolore al momento della penetrazione poi il piacere e la voglia assopirono tutti i fastidi,. Mi scopò a lungo entrando ed uscendo dalla mia vagina . Per quella volta non volle limitarsi e ignorando ogni tipo di precauzioni mi venne dentro la fica facendomi sentire tutta la sua calda sborra. Finalmente mi ero liberata di un fardello oramai obsoleto. Tutte le mie amiche avevano ...
... avuto la loro prima esperienza mancavo soltanto io. Sotto suo consiglio, dopo averne a lungo parlato, decidemmo di chiamare un suo amico per provare a farlo in tre ; secondo lui dovevo provare subito un altro cazzo per poter apprezzare appieno i piaceri del sesso, mettendomi al centro dell'attenzione . Pochi giorni dopo un pomeriggio di una qualsiasi domenica d’inverno, durante una delle nostre solite scopate, decidemmo di chiamare il suo amico per condividere con lui il nostro intento. Così facemmo e poco dopo sentimmo suonare alla porta . Divertito il mio compagno , mi chiese di andar ad aprire così com’ero senza alcun indumento nuda come la mamma mi aveva fatta. Un pochino titubante mi alzai e subito mi recai ad aprire. Sensibilmente imbarazzato il giovane si accomodò , senza mai distogliere lo sguardo dal mio corpo. Arrivati in camera da letto lo invitai a mettersi a suo agio. Un pochino imbarazzata mi avvolsi un telo attorno al corpo creando involontariamente un motivo forte eccitazione da parte dei due giovani che morivano entrambi dalla voglia di togliermi l’indumento e sottopormi a tutte le loro voglie più sfrenate. L’idea che di lì a breve, li avrei presi entrambi mi mandava in estasi; cercavo di mantenere un contegno dandomi un tono di superiorità ma il mio corpo mi tradiva ; i capezzoli erano cresciuti oltremisura evidenziandosi sotto il pareo con il quale mi ero avvolta; per non parlare della mia micina paragonabile ad un fiume in piena . Il primo a toccarmi e ...