1. Assilli e meditazioni


    Data: 22/04/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Caro Salvatore, devo riferirti che non posso fare a meno di starmene qui con gli occhi spalancati nel buio ad ascoltare la pioggia e i tuoni, perché &egrave uno di quei portentosi e straordinari attimi in cui sento la vita scorrere in un suo ordine immediato e naturale, così comprensibile e normale. Devo perciò esporti che io non sento nulla, se non un�addolorata, desolata e per di più dolente mancanza, abbinata e in ultimo scortata da un�eccezionale e da un�insolita nostalgia, per com�ero io nel modo che mi pareva d�essere, decisa e irrefutabile azzarderei dichiarare, che tutto aveva una direzione, indubitabilmente e realmente un suo preciso e rigoroso senso.Una volta, invero, sono rimasta parecchie ore ad accarezzarmi la pelle nuda, e mentre eseguivo questo gesto naturale provavo un piacere primario e di fatto così semplice nel sentirmi così aperta, franca e disponibile all�essenzialità e alla nudità totale. Io ero elastica, morbida e offerta interamente a me stessa, compiaciuta d�un benessere presente e totale, in quanto il corpo mi piaceva, per il fatto che mi era abbastanza benaccetto il brivido lieve provato in una specie d�autonomia e d�indipendenza, quella libertà assaporata e trovata dopo tanto per la prima volta.A dire il vero, ci sono stati pochi istanti tanto intensi in sé, senza bisogno di conferme né d�estranei avalli né d�occhi né di corpi altrui, dal momento che questa notte assoluta mi riporta a quella solitaria presa di me e del mio piacermi, soltanto per ...
    ... me, tenuto conto che la perlustravo con morbida e apparente curiosità, giacché ero certa di trovare il mio sesso, perché ero sicura d�esserci tutta in ogni millimetro di pelle dentro e fuori di me ed ero certa di com�ero. Gli occhi chiusi e il respiro leggero, nel silenzio denso di quei pomeriggi esclusivamente estivi, inerte, svogliata e semi addormentata mentre vagheggiavo che le tue dita si posassero sul mio inguine teso in concitata e intensa attesa: ebbene sì, fiducia, indugio e speranza nel gioco, aspettando che tu con le tue dita incappassi imbattendoti nella via e diagnosticassi il tuo gusto per il mio giovane piacere, sennonché amabilmente annoiato e disattento. Tutte queste visioni io le immaginavo scialacquarsi tra quella peluria scura bagnata di fluidi vivi e profumati, le sentivo riemergere e andare via per poi ritornare, sì dunque, quell�eccitazione frugola, dato che mi bagnavo senza capricci né fantasie né ghiribizzi particolari, successivamente mi voltavo nuda sul lenzuolo spiegazzato dalla mia inquietudine e del mio tormento, con affanno guardavo le natiche nello specchio senza assolvimento né soddisfazione alcuna, con scioltezza e con semplicità ne prendevo atto solamente attraverso il contatto delle mie mani.Io giocavo allietandomi e sollazzandomi senz�intenzione, m�inarcavo e lasciavo che la noia e la seccatura estiva m�avvolgesse impacchettandomi completamente per portarmi e per trascinarmi altrove, in quanto il tempo era immobile, esausto e immutabile, ...
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