Estate in campagna 3 - l'iniziazione
Data: 23/04/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: executive_2005
... cadere di schiena sul materasso ( fanculo se è
puzzolente e pisciato ). Rimango con gli occhi nel vuoto, sudato a fissare i bandoni del soffitto. Poi
vedo apparire il viso di Marco, che sorridendo mi dice :- "bello eh?".
Non gli rispondo, ma devo avere un sorrisetto ebete che lo diverte. Piano piano mi riaggiusto...e faccio
per alzarmi. " Beh, che fai? " - "devo andare" faccio con un pò di imbarazzo, " i nonni mi staranno
cercando". - "Eh no" fa Marco... "Tu dai una cosa a me, ma ora io devo dare una cosa a te!" mi fa con gli
occhi accesi di furbizia. Mi chiedo cosa voglia fare, e lo vedo alzarsi, sovrastandomi; si lecca una
mano, ed inizia a segarsi con trasporto. Pensando al suo culo, avevo tralasciato quanto anche il suo
uccellone cicciotto fosse maestoso ed eccitante, con la cornice di peli neri, e le palle grosse e tese.
Marco è in piedi sopra di me, e si masturba velocemente. Di tanto in tanto sputa saliva sulla mano, dando
fluidità ai movimenti. la sua mano fa su e giù per tutta l'asta; qualche goccia di saliva mi cade
addosso. Con l'altra mano si strizza le palle, tirandole, torturandole con un intuibile doloroso piacere.
Poi piano piano si gira dandomi le spalle, allargando le gambe intorno al mio corpo, e poi.......si china
verso di me, portando il culo proprio all'altezza del mio viso.
"Ehi che fai?" esclamo allarmato. - "Tranquillo", - mi fa - " sei porcello abbastanza e non rimarrai
deluso!". Mi tranquillizzo, ma non ...
... faccio in tempo a domandarmi cosa stia per accadere: con un gorgoglìo
forse un pò equivoco, vedo arrivarmi in faccia un filo vischioso e bianchiccio, che mi ricama le guance,
le labbra, il naso. Marco mi sta restituendo tutto il nettare che gli avevo regalato! Riconosco l'odore
ed il sapore del mio sperma, ma questa volta impreziosito dai succhi delle viscere di Marco. Socchiudo
istintivamente le labbra, lasciandomi colare il liquido caldo sulla lingua. Il buco di Marco si contrae e
si dilata, quasi volesse parlarmi, regalandomi le ultime gocce. Ancora con inaspettata naturalezza, alzo
la testa quel poco che mi consente di avere il suo carnoso orifizio a portata di lingua: lo lecco e lo
lavo con dedizione, quasi a cercare ancora sborra da gustare. Sento Marco ondeggiare piano: con una mano
gli accarezzo delicatamente le palle, tese e pelose, e salendo percepisco l'asta dura, intrisa di saliva,
con la sua mano che fa su e giù. Con un sussulto Marco si solleva: "e ora che succede? - penso...
Si...mi sa che ho capito: "certo che il Marco è anche lui un gran porcello!", constato tra me, ed infatti
la mia supposizione si rivela esatta: Marco si gira mettendosi in ginocchio accanto a me, e si protende
curvandosi; la sua mano si accanisce velocemente sul suo uccellone duro e nodoso, proprio sul mio viso;
ancora un paio di strattoni e poi si ferma: pennellate bollenti mi colpiscono sulle guance, sugli occhi,
sulla bocca socchiusa; sento i suoi ...