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30 anni orsono tu cogliesti, primo amante, mia mog
Data: 24/04/2019, Categorie: Voyeur Masturbazione Prime Esperienze Autore: maurovali, Fonte: xHamster
Oggi sono trent'anni Franco. Ci conoscemmo proprio trent'anni orsono. Io vizioso quarantenne sposato con una giovane donna di vent'anni. In me c'era il germe del cornuto e tu lo sapesti vedere. La mia giovanissima moglie ancora non poteva capire come suo marito potesse consentire che un altro uomo la violasse. Per lei le mie subdole argomentazioni erano incomprensibili. Le parlavo di trasgressioni moderne, di insolite aperture a rapporti con altre uomini come un fatto di emancipazione. Ma avevo fatto di più, da abile ruffiano qual'ero pur di portarla al tradimento. Le avevo fatto conoscere una coppia di scambisti che io conoscevo bene; ero ogni tanto loro ospite solo guardone. Fu la lei, Manuela, a farle capire alla mia Giannina come il sesso aperto non pregiudicasse il matrimonio ma anzi lo arricchisse. Ma poi fosti tu a fare il capolavoro. Bell'uomo abbronzato, alto, mascellone, tonico, occhi chiari e con un sorriso contagioso. Ci sapesti fare e man mano che il tuo attacco alle virtù di mia moglie procedeva io sentivo in me i fremiti che i cornuti contenti conosco fin troppo bene. Avevo -per favorirti- smesso di fare sesso con lei con una banale scusa di momentanea impotenza nervosa e il tempo giocava in tuo favore. La notte la martoriavo con la bocca e le mani ma da esperto facevo si che il suo orgasmo non esplodesse. Poi quando capii che anche tu piacevi a lei iniziai a inserirti nelle fantasie mentre la leccavo. Richiamavo la tua immagine e ti lodavo poi grugnendo da ...
... porco leccavo con maestria. Ogni tanto sollevavo la bocca per sussurrarle con voce roca che se li ci fossi stato tu avresti saputo come renderla felice, non come me con questa incipiente impotenza. E vedessi come saltava sotto i miei colpi di lingua dopo che io ti avevo nominato. Franco, era pronta per te. Poi finalmente -quando ormai Gianna fremeva soltanto pensandoti- preparai la vile trappola. Cena a casa nostra dove tu portasti il vinello frizzantino. Risate, battute. Gianna non aveva occhi che per te. Io mi alzavo dal tavolo continuamente per andare in cucina e rimanerci diversi minuti mentre tu, Franco la tentavi ormai apertamente. Poi lo squillo del mio telefono che era inrealtà una sveglia. Io che parlo fingendomi incazzato di dover uscire. Infine finsi di cedere e scusandomi con loro uscii promettendo di rientrare fra un paio di ore. Era una falsa riunione condominiale per una urgenza. Uscii letteralmente tremando per l'emozione. Ero esaltato. Tra poco sarei stato cornuto. Mi voltai verso di te mentre mia moglie mi precedeva sculettando vistosamente mentre mi accompagnava alla porta. La aprì ma nel farlo non riuscì a evitare di guardarti languidamente. Io ormai ero un'ombra per lei. Mi allungò un bacio sulle labbra mentre di mi diceva torna presto. Ribadii dispiaciuto che sarebbero occorse due ore. "Ti aspettiamo", disse lei "Non correre per tornare a casa e... telefona quando esci così non stiamo in pensiero" "Tranquilla amore, di sicuro ti telefono appena finito dal ...