Assimilare il presupposto
Data: 25/04/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Onestamente, con tutto l�impegno profuso e sia pur con la costante largheggiata paziente tenacia, non sono giammai riuscita a farlo mentire, perché mi sbatte indiscutibilmente in faccia la verità in modo sommario senza piaghe né tentennamenti, in quanto arriva diretta e tagliente come una lama. Lui, in modo inflessibile e spietato, ti scruta ispezionandoti in modo stabile negli occhi ed emette nel contempo la sua attenta e immobile feroce valutazione, ciononostante insindacabile, terribilmente inesorabile e decisamente vera. Superfluo è infatti cercare d�apparire, presentarsi per ciò che non sono, perché anche se mi muovo, mi giro di lato, raddrizzo le spalle tentando inutilmente di sorridere, ciò che vedo non è mai quella cosa che aspirerei avvistare. Lo specchio, invero, mi restituisce ricambiando istantaneamente un�immagine che biasimo ogni istante di più, per il fatto che durante il tempo in cui mi squadro, numerosi ammonimenti s�amalgamano nell�intelletto, infiniti propositi per il futuro stipano dentro me stesso, cercando spazio e, in ultimo, il timido tentativo di cercare una ragione, di darsi un perché, di spiegare. Sì, è vero, ma che cosa c�è da chiarire e da precisare? Sennonché m�osservo, infagottata, discinta, di fronte, di dietro, di sbieco, sia accomodata che rannicchiata.Io m�ispeziono in tantissimi portamenti, incipriata o arruffata, intrisa dalla doccia indossando un meraviglioso completo nero di pizzo o banalmente senza nulla, poiché ...
... m�analizzo e rimugino. So bene quanto ci sia oltre la mia rappresentazione, perché non è certo quest�aspetto a essere in discussione, ma è quello che si nota là fuori, ciò che gli uomini considerano, esaminano e rimarcano, che sovente è tutto ciò che loro affascina, attrae e interessa, perché probabilmente risiede qua il radicale scopo, il perché del tradimento, il motivo che l�ha incoraggiato animandolo nel cercare altrove, ma non soltanto in altro luogo, ambendo e inseguendo qualcosa che io non ho più o che non ho saputo offrirgli. Sono curiosa, ma come può una ragazza adulta, che potrebbe essere benissimo mia figlia, elargirgli tutto ciò che aveva sempre trovato in me? Trent�anni contro cinquantacinque, perché il raffronto non regge, intanto che la specchiera intollerabile seguita a ridere, malgrado ciò non riesco a scorgere nella mia immagine riflessa in questa fredda lastra appesa alla parete, il motivo emotivo, impulsivo e irrazionale della fuga. Io sono una donna rossa di natura con i capelli morbidi appoggiati sulle spalle sempre perfettamente curati, mentre lei è una femmina bruna, bella fica non c�è nulla da dire con la capigliatura corta, briosa e scaltra. Sembra una bambina, forse in fondo lo è, io vesto in maniera elegante con degli abiti rinomati e i tacchi, indosso gioielli preziosi, al contrario di lei che sembra un maschiaccio spavaldo di borgata, perché può darsi non possiede altro che i suoi jeans logori e sbrindellati e ...