1. La Gita


    Data: 27/04/2019, Categorie: Etero Autore: None

    L'autobus si fermò proprio dopo 3 ore e mezza di viaggio precise davanti ad un autogrill piccolissimo e senza quasi nessun viaggiatore al suo interno. Scendemmo e ci avviammo al suo interno per ristorarci e dare libero sfogo alle nostre necessità di toilette. L'autogill all'interno era ancora più desolato di quanto potesse sembrare dall'esterno, c'erano solo 3 viaggiatori, intenti a bere qualcosa al bar e 2 commessi. Io mi avviai verso il bagno così come fecero i miei amici e le mie amiche. Avevo trattenuto così tanto l'urina che avevo il cazzo in tiro, capita soprattutto quando si rimane per troppo tempo seduti senza potersi alzare. Nel momento in cui entrai nel bagno senti un coro di ragazze, un coro di parole arrabbiate. Dalle loro parole capì che il bagno femminile era guasto. Allora entrò un nostro professore nel WC maschile e ci disse di non perdere tempo ed uscire, in modo da poter fare utilizzare il gabinetto anche alle ragazze. Noi ragazzi ridemmo e uscimmo senza ulteriori commenti. Nella mia mente perversa si generò un desiderio immane di poter guardare tutte le mie amiche abbassarsi i pantaloni tutte insieme e potermi masturbare alla vista delle loro giovani fichette. Dopo circa dieci minuti le ragazze uscirono dall'autogrill per mangiare e fumarsi una sigaretta. Io non avevo ancora avuto modo di svuotare la vescica, dato che non era ancora entrato nel bagno e quindi mi avvivai al suo interno, deserto. Negli autogrill sono solito evitare di utilizzare il WC ...
    ... classico ed usare l'orinatoio (o pissoir, molto più ascoltabile !). Il bagno era ad L, era un corridoio dove sulla destra erano collocate le cabine WC ed i lavandini ed alla fine, sulla sinistra c'era uno spiazzo per gli urinatoi, disposti sia a sinistra che a destra. Avevo ancora il fallo in tiro, quindi dopo aver urinato, rimassi con il cazzo in mano e cominciai a "giocarci", in quel momento sentì la voce di Simona, la mia compagna di classe avvicinarsi alla stanza, di colpo lei entrò. Sapevo di quanto fosse porca e quindi non mi preoccupai di smettere di masturbarmi, anzi, la mia perversione mi diceva di continuare, perchè a in lei, una vista così le avrebbe provocato solo eccitazione. Senza farmi vedere mi spostai all'ultimo urinatoio a destra, ovvero quello più vicino alla cabina. Le entrò, era vestina con una felpa rossa della Nike e un jeans aderente blu scuro che le metteva in risalto il suo magnifico culo. Lei mi vide e all'inizio non notò nulla di strano e mi disse "Oh, scusami, non sapevo ci fosse qualcuno dentro, faccio in un attimo e vado via", io le risposi, con una voce che dava poco spazio alla fantasia di non preoccuparsi, che avrei finito per prima io. Detto questo lei notò il cazzo tra le mie mani, alzò le sopracciglia e sospirò di piacere, dicendo "Lo credo !" e si avviò verso la cabina. Pensavo che il gioco fosse finito lì, invece la porca aveva voglia di continuare a stuzzicarmi, infatti dopo aver finito di parlare si sbottonò il bottone e la cerniera dei ...
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