Pompino sul pendolino
Data: 16/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Glandissimo, Fonte: Annunci69
Raggiungo la stazione cinque minuti prima dell'arrivo del treno, soddisfatto e rinfrancato dopo pompino e scopata reciproca. Controllo la schermata degli arrivi e... merda, il treno fa 20 minuti di ritardo. Lancio bestemmie tra me e me, dato che dopo averlo fatto preferisco tornare quanto prima a casa per farmi una doccia ristoratrice.
Mi posiziono sul binario e aspetto. La voce degli annunci parla di nuovo e rettifica il ritardo precedente a 25 minuti, poi 30, poi 40. Quando inizio a perdere le speranze e a capire che rimarrò qui per un bel po' sotto il sole e l'afa, la stazione fa il miracolo: hanno sostituito il treno in ritardo con un altro già posizionato su un altro binario.
Scendo le scale del sottopassaggio e lo raggiungo, mi infilo dentro uno scompartimento vuoto e mi siedo davanti alle porte, l'aria condizionata che mi ristora dopo il caldo insopportabile.
5 minuti dopo, tra le altre persone che entrano, un uomo apre le porte e si affaccia. Mi chiede semplicemente se ferma alla sua stazione, e io confermo, dato che con l'altro treno in ritardo hanno dovuto allungare la tratta di questo. Lui sorride, entra nello stesso vagone e si siede dall'altro lato del corridoio, su una sedia di fronte, di modo che possa guardarmi bene e io possa guardare lui.
Un attimo dopo mi dice: "Fa caldo oggi, non si può stare fuori"
Cerco di fare l'indifferente e gli rispondo con un semplice "E' vero". Non mi capita spesso di avere molta confidenza con i passeggeri di un ...
... treno. Anzi, di solito non si parla proprio. E' il primo segno che mi dice che qualcosa di diverso sta per accadere. Il secondo, lo noto dal modo in cui siede: stravaccato, le gambe allungate verso le sedie di fronte, una mano sul bracciolo e l'altra...
sul pacco. Lo noto quasi subito, anche perché con la coda dell'occhio vedo che continua a fissarmi mentre gioco con il cellulare.
"Come mai sei qui in città?" mi chiede.
"Sono uscito con degli amici". Non potevo certo dirgli che ero andato a scopare. Con un rapido sguardo gli do un'occhiata generale: è un bel tipo, occhi azzurri e barba incolta, forse sui 30 anni, con un po' di pancia e quel pelo che gli spunta dalla maglietta scollata. Solo quel dettaglio, inizia ad accendere in me qualcosa di porco. La sua mano continua ad indugiare sul pacco.
"Ce l'hai la ragazza?" ed ecco la domanda fatidica. Poteva non mancare? In quel momento mi rendo conto che è il segno inequivocabile che cerca qualcosa, anche se ormai lo avevo capito fin da quando si era seduto.
Io continuo a fare l'indifferente, e mentre il treno inizia a camminare e prende velocità, gli dico: "No. Per adesso non mi serve".
Lui sghignazza e si massaggia il pacco.
"A me invece piacciono anche i ragazzi, lo sai?"
Eccolo lì. A quelle parole, una vampata di adrenalina mi percorre da capo a piedi, fino ad arrivare nelle mutande. Inizio ad eccitarmi di nuovo. Sorrido e dico: "Ah, si?".
"C'è un bagno vuoto dall'altra parte. Vieni?"
Rimango un ...