Scalini nella mente
Data: 02/05/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... errori né farmi illusioni, dopotutto quella situazione poteva pacificamente risolversi con un favore di buon vicinato. La mattina successiva mi presentai con la dovuta attrezzatura, lei m�accolse con un sorriso radioso chiedendomi se gradissi un caffè, in quel frangente lei mi girò le spalle per prepararlo, mentre i miei occhi percorsero la sua figura lentamente soffermandosi su ogni elemento che rendeva quella donna ammaliante e indiscutibilmente irresistibile. Indossava un vestitino bianco con i bordi blu di quelli che s�abbottonano al centro e sul davanti notando come lo indossasse con una naturalezza disarmante.Io sorseggiai il caffè e mi misi prontamente all�opera, quel lavoretto per me era un gioco e ci impiegai ben poco tempo per svolgerlo. La tenda accuratamente stirata era distesa sul divano, offrii il mio aiuto per montarla e Concetta accettò ringraziandomi con uno dei suoi splendidi sorrisi. Una pulita veloce e fummo pronti per terminare l�opera. Tenendo ferma la scala io l�osservai durante il tempo in cui saliva lentamente fra quei pioli, il tessuto morbido della tenda in quell�occasione la fasciava a tratti delicatamente, nascondendomi i suoi lineamenti e alimentando maledettamente e libidinosamente in special modo la mia dissoluta e lussuriosa fantasia. Poi comparve l�inevitabile: di colpo la tenda scivolò verso terra e per un istante mi mancò il respiro, in quell�istante mi resi immediatamente conto che avevo davanti agli occhi lo spettacolo tante ...
... volte lungamente e lascivamente sognato. Le sue gambe si stagliavano al presente verso il tetto e nel punto in cui si congiungevano io vedevo il suo slip nero disegnato sul suo corpo. Io volevo evitare d�apparire importuno e invadente, ma non potei fare a meno d�alzare lo sguardo per ammirare quella scena che mi sovrastava apprezzando tutta quella magnifica visione. Lei si chinò un poco per stabilizzarsi sulla scala, e quella macchia nera al centro delle cosce divenne repentinamente immensa, rigonfiandosi davanti ai miei occhi increduli ed eccitati all�inverosimile.Concetta si rese certamente conto di quanto stava accadendo, ma non palesò una parola, continuò a fissare la tenda ai gancetti con snervante meticolosità e iniziò a scendere lentamente. Quando le sue gambe giunsero all�altezza del mio viso non riuscii a trattenermi portando la mia mano all�interno della coscia poco sopra il suo ginocchio, stringendo dolcemente ma con fermezza la sua pelle candida. Lei si fermò nel guardare fissa davanti a sé fuori dalla finestra, non un gesto né un commento fuoriuscì dalla sua bocca, forse se lo aspettava. La sua pelle era morbida come la seta, la mia voglia d�esplorare quel corpo era incontenibile, in tal modo allentai la presa e con i polpastrelli iniziai a sfiorarle delicatamente l�interno delle cosce muovendomi sotto il bianco di quel vestito che mi stava accecando. Lei ebbe un rapido sussulto, giacché con una lentezza impercettibile portò leggermente all�indietro il bacino. Il ...