1. Scoperte tra amiche


    Data: 03/05/2019, Categorie: Lesbo Autore: VanyLib, Fonte: EroticiRacconti

    ... cercando di spiegare quando all’improvviso il video lo fece in maniera più esplicita e specifica di quanto io avrei mai potuto fare: la ragazza che stava subendo il cunnilingus all’improvviso esplose nel suo orgasmo bagnato, lavando completamente l’amante. Risposi quasi a testa bassa. In quel momento Irene si girò verso di me con una faccia stupita come poche: Rimase in silenzio qualche secondo, come a valutare se avessi mentito o meno, poi decise di dire quello che le passava per la testa: Ero quasi in preda ad una crisi di nervi, non sapevo più cosa mi stesse succedendo. Da un lato trovavo quella intromissione nella mia privacy intollerabile, dall’altro era come se l’eccitazione mi avesse preso a tal punto da volerla dimostrare, in ogni modo possibile. Mi stava guardando con due occhi da cerbiattona, come se per lei fosse questione di vita o di morte. E così cedetti. dissi non particolarmente scontenta, mentre mi infilavo una mano nei pantaloni del pigiama, raggiungendo immediatamente la mia fica bagnata. Iniziai subito a stimolarmi il clitoride, sfregandolo velocemente, sempre però senza farmi vedere nuda da Irene, sebbene potesse chiaramente immaginare quello che stavo facendo. domandò ancora con quel tono. Mentre ero occupata a darmi piacere provai a parlare, a risponderle, ma mi uscì solamente un sospiro particolarmente lungo, così mi limitai ad annuire. Lei si tolse immediatamente i ...
    ... jeans, rimanendo in mutandine di fronte a me, con le sue belle gambe tornite che si muovevano a tempo mentre iniziava a toccarsi sotto gli slip. Solo quella visione mi procurò un brivido di piacere che si propagò fino alla mia fichetta facendola bagnare così tanto che ai nostri sospiri si aggiunse anche il suono umido delle mie dita che mi tormentavano il clitoride. avevo iniziato da poco ma in effetti ero già vicina a godere.. comprensibile dopo tutto. La assecondai, come non farlo, dopotutto? Forse la assecondai anche troppo. Mi alzai di botto in piedi, abbassandomi pantaloni e mutandine, andandole a ridosso, senza smettere per un istante di toccarmi. Giusto un paio di colpetti al clitoride e venni come una fontana, bagnandole la maglietta e inzuppandola sulle gambe, bagnandole tutto il braccio che teneva stretto a se per potersi toccare. Non smettevo di schizzare, due, tre, quattro volte, lasciando andare tutti i miei umori sul parquet fino a che lei, con uno scatto, non aprì le gambe lasciandosi andare in un urlo animalesco. Si sentì un rumore come di pipì mentre anche i suoi liquidi abbandonavano il corpo, non sotto forma di schizzo ma bensì come un getto continuo. Non ero mai venuta a quel modo e fu una novità vederlo persino per me. Ci guardammo, ansimanti e soddisfatte, sebbene entrambe stupite, per qualche secondo, prima di scoppiare in una risata liberatoria. Fu davvero un bel pomeriggio 
«12»