1. Dominazione - Storia di Chiara - Parte Prima


    Data: 03/05/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: dominus_furens, Fonte: RaccontiMilu

    Molti credono che spesso sia la necessità a spingere una ragazza alla sottomissione.Una situazione economica o lavorativa sfavorevole la spingerebbe nelle mani � o forse sarebbe meglio dire inginocchiata tra le gambe � di un uomo che, secondo questo senso comune, il più delle volte disprezza o schifa.Un falso mito interessante quanto affermato, che pare voler giustificare la sottomissione come un atto solo parzialmente volontario, trovare una scusante psicologica a chi sa concedere tutta sé stessa senza limite alcuno � o forse sarebbe meglio dire superando costantemente i propri limiti.Non ho mai avuto una slave che non avesse dei limiti. Un buon master non si trova davanti, come per magia, una ragazza disposta a tutto. La differenza sta proprio nel fatto che un buon master è colui che è capace di rendere quella ragazza disposta a qualsiasi sottomissione, a qualsiasi umiliazione. Disposta a superare i limiti che si era imposta lei o che più spesso le avevano imposto l�educazione che ha ricevuto o il contesto sociale in cui vive.In fondo è una vena più o meno sottilmente masochista quella che spinge una ragazza a rendersi disponibile e aperta � è il caso di dirlo � a tutto e tutti per compiacere un altro uomo.Le volte in cui mi è capitato, di norma è nato tutto da una battuta, a volte da una mail, spesso da uno sguardo. Certo, quando ti si presenta una ragazza non ti dice: �Voglio che tu sia il mio padrone, ti prego sottomettimi a te�; certo, semplificherebbe le cose, ma, in ...
    ... fondo, chi vuole che siano semplici?Questo tortuoso e teorico preambolo è tutto per introdurre la mia conoscenza di Chiara, una graziosa moretta dai capelli lisci lunghi alle spalle, carnagione appena abbronzata e fisico magro ma senza esagerazioni. Una bella seconda soda quale solo quella di una ventiduenne può essere e un posteriore tondo e proporzionato, senza neppure un accenno di cellulite e che dimostri che l�anoressia non è certo sinonimo di bellezza. Solo apparentemente smaliziata, furono in primis i lampi di ingenuità nei suoi occhi a colpirmi e a interessarmi.Si trattava di una di quelle conoscenze nate per caso da amicizie comuni, che il più delle volte finiscono in saluti di rito ogni volta che ci si incrocia.Sarei esagerato a dire che dal primo sguardo sapevo che prima o poi l�avrei vista carponi dinnanzi a me, con lo stretto buchetto allargato dai colpi ritmati della mia verga. Però che l�idea mi attirasse l�avevo intuito già a prima vista, vedendo quei jeans che lo fasciavano così piacevolmente. E credo l�avesse intuito anche lei, visto che non sono solito fare nulla per nascondere queste mie intenzioni. Anzi, al momento dei saluti ho sfruttato l�occasione per sfiorare con la mano quei graziosi fianchi, saggiandone la sodezza, intuendone la freschezza.A volte basta una piccola situazione come questa: cogliere uno sguardo o percepire un fremito può cambiare l�andamento delle cose, esattamente come è avvenuto allora. Ecco, lì capii che potevo azzardare di più, che ...
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