1. Una situazione pericolosa


    Data: 03/05/2019, Categorie: Etero Autore: oldpig49

    Da un paio di mesi ero tornato ad essere singolo essendomi separato da mia moglie, Maria, dopo dieci anni di fidanzamento e un anno di matrimonio, avevo subito allacciato una relazione con la cognata della mia ex, Anna, alla quale, confidenze fra cognate, aveva confessato che i nostri rapporti sessuali avevano una notevole durata, visto il mio problemino: un notevole ritardo ad eiaculare, che rendevano le nostre scopate lunghe e alquanto piacevoli. Anna era rimasta incuriosita dai racconti di Maria e voleva “toccare con mano” quanto gli era stato riferito, con Claudio, il fratello della mia ex e marito di Anna, eravamo amici fin dai tempi della scuola e non si sarebbe mai sognato di interrompere la nostra amicizia ora che non ero più suo cognato, quindi una sera mi invitò a cena a casa sua insieme ad una coppia di amici comuni.
    
    Durante il convivio ebbi una piacevole sorpresa , Anna, che era seduta alla mia sinistra, cominciò pian piano a farmi piedino, io , che sono stato sempre un po’ porcellino, stetti al gioco incominciando a poggiare pesantemente la mia coscia sulla sua, poi le misi una mano sulle cosce, cosce sode e tornite, accarezzandole con lentezza, la mia mano si intrufolò fra le sue gambe che lei strinse con forza in una piacevole morsa di carne calda.
    
    Finita la cena ci spostammo sui divani a chiacchierare del più e del meno finché Claudio, scusandosi con gli ospiti, si ritirò, palesemente stanco e assonnato, lasciandoci a parlare con sua moglie, io non ...
    ... vedevo l’ora di restare solo con Anna ma gli altri ospiti non davano segni di stanchezza.
    
    Si era fatta ormai mezzanotte e finalmente la coppia di amici tolse il disturbo, mai così appropriata fu la frase, lasciandomi solo con la mia ex cognata che dopo aver fatto una capatina in camera da letto per vedere se Claudio continuava a dormire, tornò verso di me che ero rimasto seduto sul divano, si avvicinò lentamente alzandosi la larga gonna e mostrandomi le statuarie cosce abbronzate, il mio cazzo divenne velocemente duro, si mise a cavalcioni su di me e cominciammo a baciarci mentre la sua figa strusciava sul mio pacco gonfio, si muoveva ritmicamente su di me che eccitatissimo, come uno stallone da monta che sente l’odore della giumenta, dimenticai immediatamente il pericolo di essere scoperti.
    
    Anna si mise in ginocchio davanti a me e cominciò a massaggiare quello che ormai era diventato un asso di bastoni attraverso la patta dei pantaloni, mi slacciò la cintura , aprì la cerniera e si impossessò dell’oggetto dei suoi desideri scappellandolo, leccandolo e succhiandolo come una forsennata, la sua calda e morbida lingua torturava piacevolmente la mia cappella gonfia e umida di umori, poi si alzò e con gesto repentino si sfilò le mutandine nere di pizzo trasparente, si era preparata bene all’incontro, io mi calai i pantaloni fino alle caviglie e lei si pose nuovamente a cavalcioni su di me mentre si slacciava i bottoni della bianca camicetta lasciando mettendo in mostra le ...
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