1. io e Doria (2)


    Data: 04/05/2019, Categorie: Feticismo Maturo Autore: ben_quick, Fonte: xHamster

    Doria mi aveva telefonato, mi voleva, non erano passate 24 ore dal nostro primo rapporto e lei era di nuovo desiderosa di scopare con me.“Parlami, dimmi cose volgari.” Rantolava al telefono, io mi misi una mano sul cazzo, ce l’avevo già in tiro e le dissi parole oscene per farla bollire al punto giusto:“sapevo che eri una troia, già vuoi il mio cazzo, non ti è bastato eh?”“no, lo voglio ancora, vieni, non resisto, sono tutta bagnata, ho le gambe tutte bagnate… vieni ti prego!” Doria gridava stridula, le assicurai che sarei volato da lei, però prima le chiesi di vestirsi in un modo particolare.Arrivato al portone citofonai, doria neanche chiese chi fosse e aprì. Salii sopra e suonai alla porta, doria mi aprì, era tutta vestita di nero, come le avevo chiesto, i capelli coperti da un foulard nero di seta, indossava una camicetta di seta nera, una gonna al ginocchio, le gambe erano fasciate di nylon e, ai piedi, delle scarpe con zeppa alte, aperte davanti e sul tallone. Doria non disse niente, si voltò e iniziò a camminare verso la stanza da letto, faceva ancheggiare il culo più del dovuto, notai ai polpacci la riga nera delle calze, il tallone rinforzato, mi leccai le labbra pensando che presto avrei potuto toccare quelle meraviglie di seta.Entrai nella stanza da letto, doria vi era seduta ai piedi, le gambe leggermente divaricate, mi guardava con aria di sfida con quei suoi occhietti lussuriosi.Mi buttai in ginocchio ai suoi piedi.“sono qui per renderle i miei omaggi signora, ...
    ... come le avevo detto al telefono.”“e io ho indossato i vestiti che voleva lei.” Recitò doria. Presi a carezzarle una gamba, poi l’altra, quindi con le mani afferrai entrambi i polpacci, sentivo la riga nera scorrere sotto le mie dita.“le avevo chiesto di mettere delle calze nere con la riga, calze molto difficili da trovare, e lei ne aveva un paio… si vede che è una donna lussuriosa e affamata di sesso.”“e allora mi sfami lei, io sono pronta.” Divaricò le gambe e si buttò di schiena sul letto, si alzò la gonna sulle cosce e io potei vedere la sua figa esposta al mio sguardo.“che lurida, non si è neanche messa le mutande, voleva proprio che io le vedessi la sorca.”“devi fare di più, me la devi leccare.”“ai suoi ordini!” naturalmente iniziai dalle scarpe, leccando le zeppe, il cuoio, quindi sfilandole e leccando la pianta del piede inguainato nel nylon, con il rinforzo nero sulla punta e sul tallone, quindi presi a risalire con la lingua la riga nera, rigirai Doria a pancia in giù e risalendo arrivai a leccarle le cosce e quindi, finite le calze, passai alla carne flaccida e al culo, le leccai tutto il culo cadente e rugoso, era senza mutandine e, divaricandole i glutei, vidi il suo buco roseo circondato da una leggera peluria che, passando da sotto, arrivava poi a ricoprirle la figa e il ventre.La mia lingua andava da sola, presi a leccarle i peli del culo, quindi arrivai con la punta sul suo buchino tutto chiuso, la mia lingua cercò di insinuarsi dentro, sentivo il suo sfintere ...
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