1. Anastasia, pelle di luna


    Data: 06/05/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Diagoras, Fonte: RaccontiMilu

    ... quelle epidermidi che, noi donne, pagheremmo non si sa cosa per avere.Dandoci subito del tu, Anastasia mi fece accomodare in una delle due piccole stanze dei massaggi; nel poco spazio che vi si trovava all'interno c'erano un lettino per il massaggio, un basso armadietto bianco, una sedia di plastica gialla ed il condizionatore che, in assenza di finestre, garantiva una temperatura piacevolmente fresca.La ragazza mi disse di togliermi il pareo ed il costume che indossavo, e di infilarmi un paio di mutandine di carta che lei aveva appoggiato sul lettino.Poi uscì e chiuse la porta, dicendomi che sarebbe tornata in breve tempo.Mi spogliai, rimanendo solo con le mutandine di carta come lei mi aveva detto di fare, e mi sdraiai comodamente sul lettino, aspettando il suo ritorno.Dopo un paio di minuti, Anastasia tornò.Aveva indossato un comodo e largo camicione bianco che la copriva fino alla metà delle cosce, e calzava dei sandali con il tacco discretamente alto che facevano risaltare le sue gambe tornite e di quel meraviglioso colore.Mi fece sdraiare a pancia in sotto e dal piccolo armadietto prese alcuni contenitori di unguenti per il massaggio.Chiacchierando, mi versò sulla schiena un abbondante liquido profumato ed oleoso, e iniziò quindi a massaggiarmi.Chiusi gli occhi e mi abbandonai, completamente rilassata, alle sue esperte mani.Anastasia volle sapere da dove venissi (dopo un suo timido tentativo di dire qualche parola in italiano, eravamo passate direttamente all'inglese) ...
    ... e mi raccontò del suo lavoro al villaggio.Anche io le chiesi di dove fosse originaria, e lei mi spiegò di essere nata ad Atene, da padre greco e madre cubana.Ora mi era chiara la ragione del colore della sua pelle.Mentre parlavamo, le mani di Anastasia erano impegnate a massaggiare energicamente la mia schiena, scivolando senza attrito sulla mia pelle unta di olio profumato; era una sensazione piacevolissima, e mi sentivo totalmente abbandonata, tranquilla e rilasciata come non mi capitava da molto tempo.Ogni vertebra, ogni articolazione, ogni muscolo della mia schiena veniva lavorato e, sollecitato, con estrema accuratezza e professionalità, da quelle splendide e sapienti mani.Dopo un buon quarto d'ora, Anastasia passò ai glutei e alla parte posteriore delle cosce.Versò altro olio sulla mia pelle e continuò a massaggiare, a pizzicare, a schiaffeggiare delicatamente il mio corpo.Ma qualcosa, in me, stava lentamente cambiando, e quel senso di rilassamento in cui mi ero venuta a trovare andava trasformandosi in qualcosa di profondamente diverso.Continuavamo a parlare di questo e di quello, tutti argomenti di poco conto, ma nella mia testa ora si stava affacciando, e sempre più insistente, l'immagine delle sue mani sulla mia pelle, delle sue dita affusolate, e dalle lunghe unghie smaltate di un vivido rosso, a contatto con le mie natiche e con le mie gambe.Sognavo la ragazza intenta non più a massaggiarmi, ma ad accarezzarmi, a sfiorarmi delicatamente l'intero corpo, lucido ed ...