Nel buio
Data: 08/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Tornino
Era iniziato quasi per gioco, lo scambio di messaggi con Andrea. Un contatto come tanti su una chat gay, e poi uno scambio di idee, di pensieri, di desideri. E poi, piano piano, io e Andrea avevamo convenuto che si, quelle idee erano eccitanti per entrambi e quindi ... perchè non provarci?
In effetti io l'idea di un incontro nel buio di un cinema, con uno sconosciuto, l'avevo sempre coltivata ma quando (molto tardi in effetti) avevo pensato di realizzarla mi ero reso conto che era quasi impossibile. Cinema a luci rosse a Roma non ce ne sono più, e nei cinema normali, per lo più con i posti assegnati, come si fa? Così mi ero limitato a leggere cronache lontane che raccontavano di incontri al cinema ed ad eccitarmi al solo pensiero.
Andrea mi confessò che anche per lui era lo stesso, l'idea di essere accarezzato e succhiato da uno sconosciuto nel buio di un cinema, con persone inconsapevoli a poche poltrone di distanza, lo eccitava da morire. Così ci mettemmo d'accordo, scegliemmo cinema, film ed orario (un orario pomeridiano, in modo che il cinema fosse semideserto) ed il giorno giusto.
Quando andai alla cassa e chiesi un biglietto, avevo l'aria più innocente del mondo, una pellicola di poca attrazione e già in sala da un po', dal numero di biglietti già venduti era evidente che gli spettatori sarebbero stati pochissimi. Poi salii le scale (la sala era al primo piano) ma non entrai, mi infilai nel bagno ed aspettai, come da accordi, che il film iniziasse e ci fosse ...
... completo buio in sala.
Entrai e mi diressi verso l'ultima fila , nel lato opposto all'ingresso. Lì, nella penultima poltrona, era seduta una persona. Un brivido di eccitazione attraversò il mio corpo, la posizione defilata era quella su cui ci eravamo accordati, era Andrea anche se restava un minimo di dubbio visto che volutamente non ci eravamo scambiati foto.
Con cautela mi avvicinai e mi sedetti al suo fianco, nella ultima poltrona della fila. Lui si girò verso di me, mi fece un leggero segno e poi tornò a guardare il film. Avevo forse frainteso? Tutta una serie di dubbi cominciarono ad affollare il mio cervello, ma poco dopo il tipo si accomodò sulla poltrona portando avanti il bacino ed allargando le gambe fino a toccare le mie. Io non mi mossi e la pressione della gamba sinistra dello sconosciuto sulla mia gamba destra non diminuì, anzi si accentuò.
Mi tranquillizzai, era Andrea. Allora spostai il braccio oltre il bracciolo e lo feci scivolare giù, la mano sulla sua coscia. Andrea non fece una piega, continuò a guardare (o a far finta di guardare) il film ma nel contempo sporse ancor di più il bacino, così che lamia mano raggiunse agevolmente la sua patta. Sentii il suo cazzo già duro sotto il tessuto, e lo accarezzai per un po', poi gli abbassai la lampo e feci scivolare la mano dentro suoi pantaloni. Solo il leggero tessuto degli slip separava la mi amano da quel pulsante oggetto di desiderio, e le dita cercarono di abbassare l'elastico e toccarlo finalmente, ...