Peccati bisex di una coppia per bene - Racconti Erotici

Peccati bisex di una coppia per bene

Dopo anni di matrimonio, lo sguardo complice di mia moglie era ancora capace di incendiare i miei desideri e piegarmi ad ogni suo perverso capriccio.

Mentre sentivo la suoneria del suo telefono sapevo già che era la sua amica Alessandra.

La stava chiamando per perfezionare gli ultimi dettagli della serata che ci stava aspettando.

Lei e mia moglie si erano conosciute un paio di mesi fa in chat ed era nata subito un intrigante e spontanea complicità.

Ci saremmo visti con quella coppia per la terza volta, ma questa volta sarebbe stato diverso dalle altre due serate passate in privè.

All'inizio la "voglia di proibito"ci si era infilata sotto la pelle, nata tra una battuta e un sussurro, intanto che i nostri corpi si strofinavano sempre più spudorati e pronti a recepire ogni stimolo che la mente era pronta a dargli in pasto.

Stasera saremmo stati solo noi quattro, e sopratutto non sarebbero stati solo i giochi saffici di Marina ed alessandra ad aggiungere pepe alla serata...

Vedere i loro uomini giocare era una succolenta novità che le eccitava oltre ogni pudore, era il nuovo pomo proibito di due Eve che morivano dalla voglia di vedere i loro Adamo peccare come non avevano mai fatto prima.

Prima di prepararci per uscire io e Marina ci eravamo ritrovati sul letto a leccarci ,mentre con tre dita piantate tra le mie natiche lei pregustava gli sviluppi della serata.

Per me e l'altro lui la cosa era era diversa, Beppe era alla prima assoluta, con un ...

... uomo.

Forse a spingerlo era più il piacere della "porcata" che non dalla voglia di scoprire qualcosa che andasse al di la del ruolo da "direttore d'orchestra"che amava assumere quando vedeva un altro maschio fottere la sua splendida moglie.

La tiepida penombra ed il vino corposo bevuto a cena quella sera scacciarono ogni pudore.

I due corpi sinuosi delle nostre mogli stavano già strofinandosi sul muscoloso fisico di Beppe in un eccitante contrasto tra i colori mediterranei dei nostri amici e quelli tipicamente nordici della mia lei.

La mano di Ale si fece strada languidamente tra i miei riccioli per indirizzarmi verso l'inguine del suo maschio, come se fossi un capretto sacrificale da accompagnare all'altare.

Mentre mia moglie si offriva oscenamente a carponi sul letto, con indosso solo le autoreggenti, presi il turgido palo di Beppe e dopo averlo scappellato usando la bocca lo appoggia tra le cosce di Marina strofinandolo sui suoi umori.

La monta iniziò decisa, mentre sua moglie Alessandra lo baciava avidamente sulla bocca.

Vidi la schiena della mia donna scossa dai suoi affondi decisi, mentre Alessandra con sguardo complice iniziò a baciarmi sulle labbra, per poi scendere lungo i miei pettorali fino al pene che ormai era completamente duro.

Dopo qualche istante dedicato al mio cazzo la sentii scivolarmi dietro ed avvertii la carezza bagnata della sua lingua sul mio buco del culo.

"Amore Beppe é durissimo...ora da bravo vieni tra le mie braccia che ti ...