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Un dono da salvaguardare
Data: 08/05/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
Io m�aspettavo in verità che tu mi scrivessi, malgrado ciò non l�hai fatto, poiché spetta a me, sì, a me, che da sempre preferisco questa forma di comunicazione, di contatto principalmente con te. Quante volte, difatti, ti ho scritto per la gioia e per il piacere d�immaginarti seduto alla scrivania del tuo studio, incantato e stregato da parole che nere su bianco t�hanno sorpreso, a volte commosso, altre volte ancora incuriosito e più spesso eccitato, proprio in qualità e in virtù di queste ultime reazioni che i miei scritti hanno suscitato in te, ora mi chiedo:�Fin dove ho calcato spingendo la mia fantasia? Fin dove t�ho esposto raccontandoti cose e faccende nascoste racchiuse da anni nella mia mente? Sai, io ho un fuoco che non rivelo coprendolo sotto una coltre di cenere�.Tu hai soffiato questa cenere e hai incorniciato un profilo deciso e netto, costruito negli anni su basi solide, perché il mio non è soltanto un fuoco di passione, è piuttosto un�appassionata voglia d�amore che si traduce quasi in preghiera. Ebbene sì, un bisogno di confidare e di credere nell�amore, nella sua bellezza, nella sua grandiosa e totale magnificenza, nella sua selvaggia tenerezza, giacché esso è aspro e dolce insieme, come alcuni frutti di bosco profumati al di là dei sensi.La cenere è quella che attualmente mi soffoca, è grigia, giacché mi ...
... dà inquietudine e preoccupazione, perché il vento la sta soffiando in una direzione, dove io non voglio categoricamente andare, tenuto conto che non m�appartiene né mi spetta, in quanto talvolta m�offende umiliandomi, poiché quello che mi proponi di fare mi sporca nel corpo e più fortemente e più profondamente nell�anima. Io non sono un oggetto, non sono un corpo da usare né foto da mostrare, tanto meno l�amante da mettere in mostra o in rassegna. Io t�appartengo come un dono da custodire e da salvaguardare in un piccolo forziere nel tuo cuore. Perché allora insisti?In realtà non serve una serata senza luna, entrare in un portone d�un vicolo scuro per disorientare imbrogliando gl�imbarazzi, gli scandali e i timori che di giorno m�accendono il viso, così come non serve scappare, però è utile, tenuto conto che adesso serve fare un passo indietro. Sì, proprio così, un passo all�indietro su queste foglie d�autunno che fanno rumore sotto le suole, in quanto è un rimbombo che riempie e sazia il cervello, perché in certi attimi si colora d�arancione, di giallo, di rosso e di tutte le altre calde sfumature che s�amalgamano fondendosi nel diletto e nel piacere percorrendo insieme un pezzo di questo viale.Dimmi però adesso una cosa: due paia di suole, solamente due, non sono forse all�altezza dei tuoi sogni e delle tue speranze?{Idraulico anno 1999}
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