La mia sete di suggestione
Data: 10/05/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Io deliravo, mi esaltavo e sragionavo dall�attrattiva, dalla lusinga, dal richiamo e dalla tentazione di te, poiché tu eri parte di me, dentro di me, in quanto ti eri insinuato introducendoti irrevocabilmente nella mia mente e nel mio corpo per gradi, dato che non passava un attimo senza pensarti e qualunque cosa tu facessi io mi chiedevo che cosa ne pensassi, che cosa avresti in conclusione realizzato. Al momento ci rimanevano soltanto quei ricordi bellissimi e quei rimpianti stravolgenti di noi, poiché nulla c�era dovuto, ma che afferravamo tutto ciò che potevamo.Il pensiero, la riflessione attualmente va, perché corre snodandosi in ricordo di quel caldo giorno di fine luglio, per il fatto che è stato un incontro clandestino, fuggevole e momentaneo, alla maniera nondimeno della nostra vicenda. All�epoca noi ci trovammo d�improvviso in un bar fuori mano della città, due caffè consumati in gran fretta, poche parole e tanti sguardi gremiti e perlopiù densi di noi che assecondavano seguendo a memoria l�eloquenza, l�espressività e in ultimo il linguaggio del nostro corpo:�Va�, corri verso il bagno, quello di là in fondo, sì esatto, dove vedi la luce verde accesa� - dicesti tu, io lo feci in maniera festante e sorridente senza batter ciononostante ciglio.Trascorse soltanto qualche minuto e tu mi raggiungesti chiudendo acutamente la porta a chiave. Io ti guardavo dallo specchio anelante, impaziente e d�altronde misuratamente smaniosa dietro di me:�Ti bramo, vedi ...
... come brucio, anzi, di più, sai che non resisto, perché io schiatto scoppiando dalla voglia di te� - mi sussurrasti rapidamente tu abbastanza infervorato, con un�evidente e un�indubbia traboccante passionalità nelle mie orecchie.In quell�istante, inaspettatamente tu mi facesti chinare in avanti, una mano sul seno, l�altra sotto i pantaloni che s�insinuava avveduta e consapevole tra i miei slip bagnati di desiderio, mentre io avvertivo il tuo cazzo già eretto appoggiato alle mie natiche. In realtà e senza finzioni t�andava veramente a genio spingerti e spostarti agendo in tal modo per farmelo tastare e provare effettivamente di buon grado, perché tu eri perfettamente erudito per il fatto che io m�infradiciavo ancora di più, in questo modo tu m�ispezionavi dottamente tra le gambe, effettuavi degli spostamenti tondeggianti accanto al clitoride stimolandolo abilmente e accortamente, mansione seguita successivamente da una vera e propria penetrazione con le dita, dato che tu conoscevi bene i miei punti deboli e influenzabili:�Ecco, adesso presta attenzione, percepisci lo schiamazzo di me, della mia presenza al tuo interno? Lo senti, che te ne pare?� - tu me lo annunciavi e quella reazione noi la origliavamo appassionati, giulivi e perfino incuriositi insieme.Quello in quel momento era l�assenso, l�armonia e la risonanza tipica della lussuria, del mio ardore e del mio completo slancio per te, della nostra conturbante ed eccitante melodia. Le tue dita suonavano con le mie facendomi ...