1. I piedini della mia amica


    Data: 13/05/2019, Categorie: Feticismo Autore: Mangiosassi, Fonte: EroticiRacconti

    Da un po’di tempo a questa parte ho un feticismo per i piedi di una mia amica. Ho sempre avuto una passione per i piedi femminili, ma i piedi di G. sono quelli che mi eccitano senza dubbio più di tutti. Quasi tutte le volte che mi masturbavo pensavo ai suoi dolci piedini , candidi e così lisci. Fortunatamente , durante le vacanze di capodanno ebbi l’occasione di avere un contatto molto ravvicinato con i piedini di G. Infatti , durante le vacanze , io ed altri amici ( compresa la mia amica i cui piedi mi fanno impazzire) abbiamo affittato una casa , vicino al lago, dove passare alcuni giorni. Una notte, di quelle vacanze, preso da un irrefrenabile desiderio ed eccitazione sessuale , mi alzai da letto e sgattaiolai nella stanza dove G. dormiva insieme al suo fidanzato. Silenziosamente mi avvicinai a dove lei (G.) teneva le scarpe e le presi velocemente; uscii dalla stanza e mi chiusi in bagno, pronto a masturbarmici dentro. Una volta in bagno, guardando nelle scarpe, vidi con mio grande stupore ed eccitazione che dentro ci erano rimasti i calzini neri che lei aveva usato per tutto il giorno. Allora, con il pene gonfissimo dentro le mutande, presi una calzina e me la premetti forte sotto il naso, l’odore non era troppo pungente, ma delicato e odoroso al punto giusto . Mi avvolsi la mano dentro l’altra calza e iniziai a masturbarmi selvaggiamente. L’eccitazione ero alle stelle, stavo realizzando un sogno che avevo da tempo, masturbarmi con i calzini di G. , ero al settimo ...
    ... cielo. Continuavo a muovere la mano su e giù e la calzina, ruvida ed ancora un po’ sudata , si avvolgeva sul mio pene durissimo che ormai era pronto ad eiaculare. Allora, nel momento dell’orgasmo, infilai il cazzo nella sua scarpa da tennis bianca e lascia uscire tutto il seme . La suola era inondata di sperma, l’eccitazione si era tramutata in imbarazzo e cercai al meglio di ripulire l’interno della scarpa. Una volta pulita al meglio, le riportai nella stanza di G. e tornai a dormire . L’indomani , la mia amica forse aveva sospettato qualcosa, sentendo la suola della sua scarpa umidiccia e appiccicosa ma tuttavia non gli venne mai in mente che una persona (io) ci si sarebbe mai potuta masturbare dentro, e questo mi faceva eccitare moltissimo . La notte successiva , ancora inebriato dall’esperienza avuta la nottata prima , mi rialzai, questa volta intento a masturbarmi sui piedi di G. ; ormai non mi bastava più usare i suoi calzini . Così, sgattaiolai ancora nella sua stanza , mi avvicinai ai piedi, gli tolsi la coperta dai suoi amabili piedini nudi ed iniziai a masturbarmici sopra, strisciando ,di tanto in tanto, la cappella sulla sua suola e fra le sue ditina . La paura di essere scoperto era tanta , ma l’eccitazione ancora di più ; quindi continuavo velocemente a strisciare il mio pene sopra la sua suola, ed alla fine eiaculai copiosamente, sulle sue dolci ditina e tutto sulle lenzuola . Questo però, la fece svegliare, tiro indietro di scatto le gambe e si fermò a fissarmi ...
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