La lettrice timidina
Data: 14/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zorrogatto
... Capisco che in fondo si sta �drammaticamente!- realizzando la mia turpe, inconfessabile, oscena fantasia erotica, come e meglio avrei mai potuto desiderare che il mio autore preferito la scrivesse� Senza neanche rendermene conto, mi avvicino al divano, dove i miei violentatori sono raggruppati e li guardo; cerco di mantenere la testa alta, lo sguardo sicuro, ma è una parte che non mi si è mai attagliata, meno che mai in questa occasione. Marco allunga la mano e, col sorrisetto di chi sa come funziona il mondo, mi accarezza un fianco e poi fa scivolare la sua mano tra le mie cosce serrate, forzandomi a schiuderle. Sente il mio involontario fremito di piacere, sente il bollore della mia eccitazione e mi fa scivolare dentro due dita, che poi piega ed usa per avvicinarmi a sé. Anche gli altri, ghignando più o meno, si avvicinano, mi toccano ed in pochi istanti la gazzella è ormai la rassegnata preda del branco di leoni�La mattina dopo (quasi mezzogiorno, a dir la verità!) vengo svegliata dal telefono e rispondo mentre un atroce mal di testa mi fa sentire uno straccio. E� mia madre, che vuole sapere come sto ed il rituale �tutto bene, mamma� non la inganna; sente la mia voce un po� impastata di sonno, un po� dolente. Le dico che ho stranamente dormito malissimo e che ho un po� emicrania ed allora, tranquillizzata, mi saluta e chiude la comunicazione. Mi guardo in giro: la camera dei miei sembra un campo di battaglia! Le lenzuola così aggrovigliate da aver ...
... perfino scoperto il materasso, sollevando anche la sua copertura elasticizzata; poi bicchieri e pozzanghere di bibite un po� dappertutto, qualche piccola macchia brunita di sangue secco, alcuni schizzi ormai secchi di liquido seminale e qualche strisciata vagamente marroncina, a testimoniare che non mi hanno risparmiato nulla. Sento ancora il sapore dello sperma in bocca e lo stomaco ancora sottosopra per tutto quello che mi hanno fatto ingoiare. Mi tocco i capelli e sento alcune ciocche incollate dai loro schizzi ed il viso ha alcune crosticine di succo maschile essicato. La fichina mi brucia un po� (anche se mai quanto il culetto!), ma sorrido brevemente, pensando che in fondo quello è un prezzo ragionevole per lo smodato piacere che ho provato la notte appena trascorsa. Mi son stupita di me stesso e delle potenzialità del mio corpo, della mia natura: mai e poi mai avrei potuto immaginare che la mia micetta potesse accogliere insieme due grossi randelli �anche se all�inizio la cosa è stata penosamente dolorosa!-, o che essere sodomizzata -nonostante Giulio, il primo a penetrarmi da lì, avesse cercato di essere delicato e paziente-, levati i primi sgradevolissimi minuti, potesse essere così piacevole! E che dire, poi, della �doppia� (uno davanti e l�altro dietro) che mi ha fatto provare un orgasmo di una furia che non avevo mai neanche immaginato che potesse esistere? Mi alzo e vado in bagno per farmi una lunga doccia; sento di puzzare: è il miscuglio di sudore, ...