La lettrice timidina
Data: 14/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zorrogatto
... inviato un�email orribile, con quattro formule di saluto finale, ma sempre riaperta per fare aggiunte, precisazioni, postille� Un vero casino, insomma. Dopo averla inviata, me la sono riletta, cercando di leggerla con i suoi occhi e mi sono sentita molto, molto sciocca. Il giorno dopo però, leggendo la sua risposta, ho avuto come l�impressione di averlo accanto, col braccio attorno alle mie spalle, rassicurante e mi immaginavo di sentire la sua voce dirmi le parole che leggevo: pensavo che avesse una voce bassa, tranquilla, matura, che cercava di aiutarmi a tener sotto controllo la mia ansia. Mi ha detto (scritto!) che apprezzava le informazioni che gli avevo dato, mi chiedeva in modo garbato qualche chiarimento e qualche approfondimento (che non ho avuto alcun problema a dargli, appena finito di leggere la sua email!) ed ha concluso che avrebbe cominciato a pensare ad un racconto come lo desideravo: una situazione in cui �io� sarei stata coinvolta da miei conoscenti, dominata, usata da un gruppo di persone che avevano un buon affiatamento tra loro e che, nonostante i miei ripetuti rifiuti, avrebbero abusato in ogni modo del mio attraente corpicino. Sono arrivata, dopo molti giri di parole, ad ammettere la mia turpe fantasia: quella di essere praticamente stuprata! Il nostro dialogo via email è proseguito per diverso tempo ed io, sempre meno a disagio, mi sono aperta a lui, paziente ascoltatore e sottile commentatore, fino a descrivere alcune persone del mio entourage, ...
... facendogli facilmente intendere che popolavano la mia fantasia, anche se facevo molta fatica ad ammetterlo persino a me stessa. Dalla mia prima email, era trascorso un mesetto ed infine mi aveva avvertito di aver appena postato il primo capitolo del �mio� racconto e che avrei potuto leggerlo non appena i moderatori del sito lo avrebbero reso pubblico, senza preannunciarmi alcun che. Ogni minuto, ricaricavo la pagina delle �nuove pubblicazioni� ed ogni minuto il titolo dell�ultimo racconto pubblicato -�In attesa di notizie�- sembrava prendermi in giro, irridente. Il MIO autore �riflettevo- non avrebbe potuto trovare una serata migliore, per pubblicare il MIO racconto: i miei genitori erano andati via qualche giorno ed anche Andrea, il mio ragazzo, era via con degli amici; avrei potuto godermi il racconto in santissima pace e totale libertà. Poi, dopo un�infinità, il suo racconto! Come sua cifra stilistica, comincia descrivendo il contesto, le situazioni, la tranquilla quotidianità dei personaggi. Da una parte vorrei saltare questa sorta di grande preambolo, ma dall�altra sono affascinata dalla sua capacità di scrivere ed ho paura di perdere qualche frammento, qualche scheggia, che mi potrebbe aiutare a comprendere meglio, immedesimandomi totalmente, qualche situazione futura; scrive come un giallista e si diverte �evidentemente- a lasciare piccoli indizi, tessere del puzzle che formerà lo sviluppo delle sue trame in angolini reconditi, come se gli fossero casualmente caduti da ...