1. STORIA DI UN SUPERDOTATO


    Data: 16/05/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: suve

    ... e il lunedì invece che rilassata ero stanca morta. Ventisei� maledizione, ventisei per une esame dove meritavo almeno 30 se non la lode, e tutto perché ero stanca e nervosa e facevo fatica a ragionare davanti al professore. E adesso prende e parte, e non perché, per fortuna, qualcuno a casa ha problemi di salute, ma perché deve parlare urgentemente col fratello. Già, deve parlargli di persona, non per telefono, e non può aspettare, deve farlo subito. Maledizione a tutti e due. �Cercai di consolarla con le solite frasi sul momento transitorio, che Rodolfo presto sarebbe tornato quello di prima eccetera eccetera. Niente, più parlava e più si arrabbiava. Alla fine dovetti bloccarla con decisione:- Rosa basta, vai di là a darti una rinfrescata e cerca di pensare ad altro o te ne fai una fissa. Guarda, preparo uno spuntino per quando torni, ma basta pensare a Rodolfo eh? �Mi guardò in modo strano, in effetti era la prima volta che �le imponevo� qualcosa, ma andò di là lo stesso. Al ritorno sembrava rasserenata. Sbocconcellammo qualcosa parlando del più e del meno e poi ci accomodammo sul divano per guardare qualcosa in TV.- Scusami Massimo, non dovevo farti carico dei miei problemi, specie di quelli sessuali. Piuttosto a te come va? Non ne abbiamo mai parlato tanto, per esempio non so se hai una ragazza. �- No, sono single �- Mi pare strano, anche se ti ho visto con qualcuna, per caso sei� -- No� non sono gay se &egrave questo che intendevi. Semplicemente non ho ancora trovato ...
    ... quella giusta �Quella giusta� dentro di me riflettei sulla veridicità di quella frase fatta. Cercavo veramente quella giusta senza riuscire a trovarla.Restammo alcuni attimi in silenzio e, girandomi verso di lei, vidi che mi guardava sorridendo, un sorriso tra il malizioso ed il perculativo. Le chiesi spiegazioni.- Scusami ancora Massimo &egrave che� Rodolfo mi ha parlato di te e del tuo� problema. Lo so benissimo che sei da solo e so anche il perché. Senza contare la voce che gira tra noi ragazze dell�ateneo. �Stavo per arrabbiarmi per essere stato preso in giro su quell�argomento per me così sensibile, e un tempo l�avrei fatto sicuramente ma ora, che pur senza ottenere quel che volevo mi ritenevo abbastanza soddisfatto, accettai lo scherzo e ridacchiai insieme a lei.Rimanemmo in silenzio ancora qualche istante e poi la sua voce, in tono basso, appena udibile, mi giunse come un fulmine alle orecchie. �- Massimo, vorrei chiederti� me lo fai vedere? �La guardai stranito dalla sua richiesta.- Non mi sembra una richiesta ortodossa, perché vuoi vederlo? �- E� che� sento le mie amiche parlare di te, del tuo affare. Ognuna lo descrive in termini diversi ma tutte concordano sul fatto che sia� fuori del normale. Sono curiosa. �- Lo &egrave� purtroppo per me lo &egrave. �Risposi tristemente, colpito nel vivo. Poi mi alterai:- Perfetto: scopro che Rodolfo ti svela le mie confidenze e che sono oggetto di conversazione e derisione da parte delle ragazze. Che bella giornata di merda oggi. ...
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