Capodanno... Col botto
Data: 18/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: BoccadiRosa
Il fatto che voglio ricordare successe circa 4 mesi fa, precisamente la notte di Capodanno.Il e il mio ragazzo eravamo ospiti da un amico che aveva messo a disposizione casa, dotata di una comoda taverna in cui poter mangiare e fare baldoria senza disturbare (almeno non troppo), le case circostanti.La serata trascorse così, con una decina di persone ad abbuffarsi di cibo che scoppiarono in grida esaltate quando, a mezzanotte, si diede il benvenuto al 2013.Ci divertimmo con poco, scaldati dalla stufetta elettrica e dall'alcool. Vodka, birra, vino, succhi di frutta per fare shortini: diverse erano le bibite sulla nostra tavola che, quando i piatti furono tolti di mezzo, rimasero a farci compagnia. Per quanto mi riguarda bevvi sicuramente troppo per il mio fisico minuto e non abituato all'alcool. Come sempre, dopo qualche bicchiere cominciai ad avvertire mal di testa, ma presa dall'allegria generale del momento non ci badai, e lasciai che quel cerchio alla testa fosse la condizione perenne che mi accompagnò per tutta la serata.Fui abbastanza lucida però da ascoltare il mio ragazzo quando questi mi consigliò di smettere di bere, per evitare di stare male davvero anzichè divertirmi. D'altronde ci sarei arrivata da sola: con l'alcool avevo già esagerato.Verso le quattro del mattino decidemmo di ritirarci per andare a dormire. Eravamo esausti, ma impiegammo un pò di tempo prima di poterci finalmente coricare.Avevamo deciso di dormire a casa del nostro amico, prevedendo che non ...
... sarebbe stato prudente rientrare in macchina così euforici. Così, dopo la fila per il bagno, stese le coperte su letti e divani, finalmente spegnemmo la luce. Io e il mio ragazzo ci eravamo attrezzati con un materasso gonfiabile da campeggio e qualche coperta buttata addosso. Non ci preoccupavamo della scomodità, data la stanchezza immaginavamo ci saremmo addormentati subito come sassi. Per me invece non fu così: mi giravo e rigiravo nel letto, cercando ogni tanto il mio ragazzo che, sentivo, aveva le mie stesse difficoltà. Tentai di stare dalla mia parte per non disturbarlo, ma come sempre il sapere di averlo vicino a me mi portava a cercare un suo contatto fisico.Poco dopo lo sentii avvicinarsi a me, abbracciarsi, mentre le sue labbra cercavano le mie nel buio, trovandole senza troppe difficoltà. Gli sussurrai che avevo caldo (probabilmente per l'alcool che avevo in corpo), e lui mi rispose semplicemente di togliermi la maglia. Un pò titubante mi spogliai della parte superiore del pigiama e, poichè sotto non indossavo reggiseno o altro, lui mi coprì svelto il seno con la coperta.Essì, perchè non eravamo soli nella stanza. Ad un metro di distanza da noi cercavano infatti di dormire due nostri amici. Uno fidanzato, la cui ragazza non aveva preso parte ai festeggiamenti, e l'altro single, protagonista insieme al mio ragazzo del mio primo racconto "Lui, Lei e... l'Altro". Nonostante la bizzarra situazione, il mio ragazzo non perse tempo, sapendomi mezza nuda la sua mano iniziò a ...