1. Abbandono ad una sensazione


    Data: 20/05/2019, Categorie: Sensazioni Autore: Herzog, Fonte: RaccontiMilu

    Tutta la pioggia che scende da questo cielo non riuscirà ad annegare questa passione di fuoco che il tuo camminare sui tuoi piedi di nuvola alimenta ad ogni passo. TAC TAC TAC i tuoi piedi sull’asfalto, sul marciapiede, per i corridoi della biblioteca in cui ho sognato di fermarti e imprigionarti contro un muro, nel silenzio rumoroso dei libri, e baciarti, succhiare la tua lingua, bere la tua saliva, leccarti il collo e morderti se cerchi di divincolarti. E poi stringere con forza un tuo seno, piccolo e morbido, cercarne il capezzolo da strizzare. E ancora: portare la tua mano sui miei pantaloni per farti sentire il gonfiore del mio cazzo, che quando ti penso diventa sempre così, duro, cattivo, folle. Ti porterei nel cesso e lì ti abbasserei i pantaloni e le mutandine e ti entrerei dentro senza riguardo, perché non lo meriti, perché non posso più aspettare. Devo placare questa bolla di energia che mi circonda.Io sogno di averti, lo immagino ad occhi aperti. Lo immagino la notte, e la mattina e ora che sono sul letto e penso al tuo viso, a quegli occhi che ogni volta che mi guardavano mi scardinavano l’anima. E l’immaginarti mi fa ribollire dentro, mi provoca dolore. Vorrei aprire la finestra di questa camera e urlare il tuo nome, ma in modo che solo tu possa sentirmi.Io striscio davanti a te. Anche quando ti camminavo accanto, verticale, deciso, col petto in fuori. Io ho sempre strisciato, perché le mie gambe hanno sempre sentito la pesantezza delle mie passioni. Ho ...
    ... desiderato stare ai tuoi piedi, e baciarli. I tuoi meravigliosi piedi da baciare, da contemplare, da cui farsi schiacciare. Io, per terra, e tu su di me, in piedi, con un piede sul mio cazzo dritto e l’altro sulla mia gola, per strozzarmi, e regalarmi un po’ di paradiso prima di abbandonarmi all’eterno nulla. Perché se devo morire ora, devi essere tu a schiacciarmi. Voglio imputridire sotto i tuoi piedi, voglio ritornare al niente da cui provengo, da cui proveniamo tutti.Se la pioggia di questa fine estate si può calmare, non potrà mai scemare questa energia che mi hai immesso tempo fa, vedendoti per caso. Avrei voluto succhiare da te tutta la tua vita e mischiarla alla mia. Avrei voluto regalarti i miei umori e mischiarli ai tuoi.Voglio chiederti che sapore ha la tua fica. Ci penso, sai? A quelle labbra rosa bagnate di rugiada che si schiudono, a quell’odore immaginato e che mai soddisferò. Sei un mistero che il mio vivere non potrà mai svelare. Sei chiara per qualcuno, per me sei e sarai solo un desiderio che pulsa ancora nelle mie arterie.Il mio cazzo è duro, cara amata. Vorrei che mi sbottonassi e lo prendessi in mano. Non voglio parole, non ne voglio più. Voglio solo la tua pelle che bacia la mia, che la sfrega e mi lascia un ricordo. Voglio rigirarti e guardare il tuo culo, perdermi in lui affondandoci il viso, e poi aprirlo, come si divide una albicocca. Voglio succhiare quel buco proibito, farlo mio. Farti mia.Sfilati una scarpina, mia cara principessa. Lascia che baci il tuo ...
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