1. Per Michela e Laura è un gioco


    Data: 18/10/2017, Categorie: Feticismo Autore: Happy Feet, Fonte: EroticiRacconti

    Era una domenica di fine settembre, la scuola era iniziata da pochi giorni. Data la mia simpatia e solarità mi feci subito molti amici all’interno della classe, in particolare strinsi i rapporti con un ragazzo di nome Manuel, traferitosi recentemente nella mia scuola. Era un ragazzo sveglio, alto più o meno come me, circa 1,80m, pesava quasi 90 kg ed era stato preso come bersaglio fin da subito dagli altri compagni. E fu il mio istinto di giustizia a farlo entrare sotto la mia ala. Un pomeriggio uscimmo per bere qualcosa e fumare qualche sigaretta, quando vidi in lontananza arrivare Michela e Laura, due ragazze della classe accanto. Entrambe le conoscevo molto bene per via di una gita scolastica fatta l’anno precedente, dove le nostre classe erano unite per l’avvenimento. Fu così che le invitai a sedersi assieme a noi per bere qualcosa. Michela era una ragazza molto carina, non bellissima, ma aveva il suo fascino: capelli neri ed uno sguardo molto intrigante, era piuttosto bassa, indossava una giacchetta nera chiusa con la zip fino al collo, dei blue jeans molto aderenti e delle scarpe da ginnastica nere, che lasciavano intravedere un curioso calzino rosa. Laura invece era davvero una bella ragazza, capelli mossi castani, occhi azzurri e un seno davvero grande coperto dalla giacca, indossava dei leggings attillati e stivaletti. Dopo alcuni spritz bevuti tutti assieme, tralasciammo i discorsi legati alla scuola per parlare di cose più “interessanti”. Subito si iniziò a ...
    ... parlare di rapporti sessuali passati e cose legate ad essi, fino a che Michela esclamò: “a me nessuno ha soddisfatto pienamente, sarà che ho interessi diversi da tutti quanti”. Quella frase mi incuriosì parecchio, le chiesi quindi cosa intendesse dire nello specifico. Lei sorrise ma non disse nulla, era chiaro che volesse far crescere la curiosità a riguardo. Laura invece aveva l’’aria di chi sapeva tutto ma voleva reggere il gioco. Ad un certo punto Laura ricevette una telefonata dai genitori, i quali le dissero che la sera stessa, per cena, non ci sarebbero stati. È così che Laura ci chiese se volevamo fare tutti una cena a casa sua. Io e Manuel accettammo volentieri. Arrivati lì ci tolsimo la giacca ma non le scarpe, Laura disse che il pavimento non era stato pulito percui non era necessario toglierle, la cosa mi sembrava un po’ strana.. Ci sedemmo sul divano e Michela propose un gioco: “Facciamo un gioco, tanto è presto, io prima di un ora e mezza non avrò troppa fame” “Che gioco?” Chiesi io. “Obbligo o verita? Visto che abbiamo già bevuto un po’ ci divertiamo” propose Laura. Accettammo tutti, la situazione stava già diventando piccante. Il gioco inizió.. Laura chiese a Manuel obbligo o verità, lui rispose verità. Gli fu chiesto se aveva qualche segreto, lui rispose un po’ imbarazzato che era circonciso. Toccava a lui chiedere a Michela obbligo o verità, lei rispose verità è le fu chiesto cosa le piacesse di così strano e riservato, lei rispose:”mi piace dominare”. Io e Manuel ...
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