1. la vacanza in toscana


    Data: 18/10/2017, Categorie: Incesti Autore: giuliano, Fonte: RaccontiMilu

    ... persuasione e solo dopo mezz'ora di carezze e suppliche le sue difese cominciarono a cedere.Le accarezzai la schiena, poi velocemente sganciai il candido reggipetto di pizzo che scivolò dal suo busto cadendo a terra. Le sue mani si posizionarono a coppa sopra i seni con l'intento di coprirli.Con garbo le presi le mani e le spostai. le mammelle si mostrarono in tutta la loro bellezza con delicatezza le baciai i capezzoli.Lei seguiva ogni mia mossa consapevole che stavo passando un limite pericolosissimo, con gli occhi imploranti sussurrò.�No per favore fermati figlio mio non voglio ti prego�Ma la voglia e il pensiero di poterla gestire a mio piacimento era troppo radicata nella mia testa e le sue preghiere mi scivolarono addosso come acqua sopra i sassi senza lasciare alcuna remora in me.Le mie mani artigliarono i candidi slip di pizzo e li fecero scivolare lungo le gambe, annusai voluttuosamente la stoffa aspirando gli aromi di sesso che traspiravano dal bianco indumento.Lei cercò di opporsi stringendo le cosce e definendo una pazzia quello che volevo farle ma la libidine aveva raggiunto il livello massimo, la volevo ora non si trattava più di fotografarla, volevo possederla, volevo entrare dentro lei, volevo chiavarla.Le mie labbra si posarono sulle sue e la mia mano s'incuneò fra le sue gambe forzando l'ingresso della vulva lei sgranò gli occhi e sussurrò.�Mio dio Giuliano cosa mi fai�A quel punto lei non tentò neanche di opporsi era consapevole che avevo raggiunto un ...
    ... punto di non ritorno, lasciò che le aprissi le gambe per meglio posizionarmi. Nel frattempo mi ero liberato dei jeans e dei boxer. Il mio pene senza alcuna fatica trovò la strada per infilarsi dentro la pancia di mia madre forzando l'ingresso e violando le calde pareti dell'utero. Il mio cazzo entro fino alla radice provocandomi qualche fitta per la mancanza di una lubrificazione adeguata.La mia bocca nel frattempo cominciò a baciarle i seni succhiando e mordicchiando i capezzoli lasciandole dei succhiotti visibili sulle candide coppe. La passera di mia mamma cominciò a secernere liquido vaginale facilitando il movimento del pene dentro lei, la guardai in volto i suoi occhi erano chiusi e il suo respiro era diventato più rapido e pesante i colpi dei miei lombi la scuotevano tutta al punto che si avvinghiò ai miei reni con le gambe. Stavo vivendo un sogno insperato lei era mia e non doveva essere più di nessun altro uomo, il desiderio di rientrare nella pancia che mi aveva partorito si era realizzato. Le mie labbra si posarono sulle sue e la mia lingua non trovò difficoltà ad entrare in simbiosi con la sua attorcigliandosi in un balletto forsennato.�Più piano Giuliano fai più piano non voglio venire subito�Queste parole mi fecero impazzire dalla gioia lei stava godendo con me...con suo figlio.�Mamma ti amo�Lei sorrise ed aggiunse.�Se vuoi puoi venirmi dentro tesoro non c'è problema��Bravo�così.� mi incitava. Era morbida e scivolavo dolcemente su e giù. La guardai negli occhi e mi ...
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