1. Negozio di egiziani


    Data: 23/05/2019, Categorie: Trans Autore: Alessia tv, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo altre avventure con la mia amica trans, che racconterò in altri scritti, ormai dietro avevo un culetto pronto per qualsiasi misura e ogni volta che sentivo crescere la voglia cercavo di prepararmi ed uscire in giro per cercare qualcuno o qualcuna per scopare ed essere penetrata. Un pomeriggio d’estate, mentre ero sdraiata sul divano a guardare la tv iniziai a sentire un prurito nel culetto e il mio sfintere iniziava a reclamare qualcosa da inghiottire. Iniziai a carezzare i miei glutei bianchi e lisci stringendoli e allargarli con entrambe le mani facendo arrivare le dita vicino il buchetto che reclamava di essere penetrato. Per essere sincera non volevo proprio andare dalla mia amica ma mi era salita la voglia di cercare qualcosa di nuovo, nel senso che volevo andare in giro e se mi capitava la storia…era OK; se andava male, pensavo che nulla fosse successo e basta. Indossai una mutandina brasiliana che avvolgeva i fianchi di colore bianco trasparente e sopra una guepiere con laccetti ed elastici con pinzette per le calze. Non misi le calze perché faceva caldo e lasciai cadere le fettucce sulle gambe libere di muoversi. Indossai una tuta bianca un po’ aderente e la giacchetta della tuta con la cerniera un po’ abbassata con la scritta della marca. Scarpette da ginnastica con fantasmini ed ero pronta per uscire in strada. Arrivata in centro iniziai a gironzolare per negozi di lingerie e abiti sia femminili che maschili e senza farci caso mi ritrovai dalle parti della ...
    ... stazione nelle viuzze dove ci sono parecchi negozi di stranieri di colore ed egiziani. In particolare fui attratta da quelle vesti leggere e larghe che indossano le donne e in un negozio in particolare dovetti scendere delle scale ritrovandomi immersa in una miriade di abiti di quel genere. Il caldo mi aveva fatto sudare un poco ma sotto il negozio c’era una bella frescura e perciò volli fermarmi di più per assaporare il fresco e gli abiti in esposizione. Due ragazzoni egiziani vennero verso di me chiedendomi se stavo bene dato che mi ero seduta su una sedia e piegata con la testa in avanti con le mani nella fronte. Io dissi che era tutto a posto e pregandoli di farmi riposare un poco mi girai ancora di lato per toccare le vesti senza accorgermi che la tuta era scesa parecchio sotto i fianchi mostrando la brasiliana e i glutei bianchi con le bretelline verso fuori. I due ragazzoni iniziarono a sorridere e a parlottare tra di loro e uno di loro con la scusa di mostrarmi la veste si mise davanti il mio viso con il pacco a due centimetri dai miei occhi. Io rimasi un po’ di stucco ma poi, quando vidi che l’altro ragazzo iniziava a toccare e tirare fuori sia la bretellina che la mutandina facendola finire tra le mie natiche capì che ero stato scoperto e iniziai a sorridere pure io. Strusciai il naso scherzando e ridendo su quel rigonfiamento e poi iniziai a toccarlo con la mano per cercare di intuire le dimensioni. Il rigonfiamento era notevole e i jeans che indossava a stento lo ...
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