1. E poi dicono che non sono equilibrata…


    Data: 24/05/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: BlackCat, Fonte: RaccontiMilu

    ... ricevi…”Sono andati avanti così, per un po’… espliciti. Sotto voce. Palleggiandosi. Recriminando. Pretendendo. Patteggiando. Io in mezzo ad arrossire praticamente a ogni frase. In una situazione paradossale in cui le mie pratiche sessuali venivano snocciolate lì sul tavolo. E per fortuna che eravamo in un tavolo appartato e discosto dagli altri! E dire che siamo stati razionali!In qualche modo sono arrivati a una conclusione. Sì, sono, loro, perché io alla fine non è che avessi proprio tanta voce in capitolo… Il mio compito era essere oggetto dei loro desideri, soggetto dei loro piaceri e soddisfazione delle loro bramosie.E in più dovevo fare un po’ di spesa perché magari avremmo potuto avere fame nel cuore della notte ma di sicuro ne avremmo avuta il mattino dopo.Ok, tutto predisposto… la casa era linda, le lenzuola cambiate, le candele accese… io pulita, profumata, depilata, liscisssssssima come non mai. E con il cuore a mille.Si, emozionatissima. Eccitata. Agitata. Euforica.Allo stesso tempo non sapevo cosa aspettarmi e sapevo benissimo a cosa andavo incontro.Quello che non sapevo era quando, come, quanto. Inezie, insomma.E come vestirmi. Sì, perché sapendo come si sarebbe sviluppata la serata qualsiasi indumento sarebbe in ogni caso stato di troppo prima o dopo. Così… beh, oddio, non volevo scadere in un cliché d’altri tempi e mettermi solo una vestaglia, non volevo ...
    ... risultare banale e farmi trovare in reggiseno e mutandine in pizzo. Avrei voluto sdrammatizzare la situazione mettendomi i bigodini e una maschera di bellezza sul viso, ma forse non avrebbero apprezzato lo scherzo. Così ho optato per una collana con pendente. Intorno alla vita. E nient’altro.Quando ho aperto la porta con quella mise sono rimasti senza fiato. Letteralmente.Anche perché ho completamente spalancato la porta mettendomi al centro e loro erano affiancati, evidentemente dopo essersi spintonati per chi doveva stare più avanti. Già, entrambi volevano essere il primo a vedermi e abbracciarmi e baciarmi. Ma alla vista di me si sono pietrificati.“Chiudi la porta!” lui, più pratico, strilla spingendo lei dentro il soggiorno e strappandomi la porta dalle mani. Inavvertitamente ha spinto lei tra le mie braccia. Così il primo round è vinto.Scoppio a ridere mentre mi guardano, soddisfatta della reazione. Non se lo aspettavano.Piroetto e mi mostro. “Allora? Era quello che desideravate?”I sorrisi si allargano e le mani vanno a spogliare i corpi. Una mano ad allentare la cravatta fino a sfilarla. Una mano a slacciare il gancio del sandaletto. La camicia che si sbottona. La lampo del vestito che scende. Mucchietti di vestiti sul pavimento. Slip che scivolano via.Belli. Profumati. Abbronzati. I loro corpi davanti a me.Li guardo. Sorrido. Mi giro e mi dirigo verso la camera. 
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