1. Il diario di fabietto 01: la prima storia


    Data: 24/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo, Fonte: Annunci69

    ... quando giocavamo a pallone e soprattutto non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, specialmente mentre ci segavamo a casa mia. Forse lui se ne accorse perché notai che mi guardava in modo differente ma la cosa non fece che darmi ancora più coraggio, tant'è che attorno alla metà di Luglio non riuscì più a tenere a freno i miei istinti e decisi di giocarmi le mie carte. Il tutto avvenne nuovamente a casa mia, durante una delle solite seghe pre spiaggia. Anche stavolta eravamo sul letto e avevamo scaldato il clima con qualche discorso classico su tette e culi, poi ci togliemmo le mutande e iniziammo a segarci i cazzi. Eravamo molto vicini con le facce e capitò spesso di guardarci negli occhi e di ansimarci l'uno verso l'altro. Durante uno dei tanti sguardi che ci lanciammo, io feci il passo e lo baciai in bocca. Inizialmente Jacopo rimase fermo immobile e mi lasciò fare ma senza rispondere. Io, spaventato, mi staccai. Era stato il mio primo bacio, un insieme di emozioni e di paure, specialmente se rapportate al suo immobilismo. Non sapevo se se la sarebbe presa e non sapevo cosa dirgli, rimasi ad attendere una sua reazione. Qualche istante dopo finalmente mi sorrise e si attaccò alla mia bocca: iniziammo a baciarci con foga e presto sperimentammo anche l'uso delle lingue, per la prima volta in assoluto nella mia vita. Trovammo presto il ritmo e pomiciammo a lungo, con i nostri cazzi che erano durissimi e più volte strusciarono tra loro. Ero sul punto di impazzire e senza ...
    ... pensarci troppo impugnai il suo cazzetto con la mia mano e glielo iniziai a segare durante il bacio, imitato da lui poco dopo. Capì immediatamente che voleva altro, perché iniziò pian piano a spingermi la testa verso il basso. Avevo paura perché era un passo grosso per me, ancora combattuto sulla mia reale sessualità. Ma Jacopo, che qualche ragazzetta l'aveva anche avuta, si era messo in mente di volere assolutamente un pompino e alla fine ottenne ciò che desiderava. Mi feci convincere dalla sua insistenza e mi trovai col suo piccolo cazzo a pochi centimetri dalla mia bocca. Lo guardai, era leggermente scappellato in punta, privo di peli e davvero piccolo, tant'è che riuscivo tranquillamente a tenerlo con due dita. Per prima cosa lo assaggiai con la lingua e aveva un sapore forte, deciso a causa di qualche goccia preseminale che gli era fuoriuscita durante la lunga pomiciata e la precedente sega. Jacopo aveva rovesciato la testa indietro, poggiandola sul cuscino, aveva divaricato le gambe e mi reggeva per il capo, senza permettermi di alzarmi da quella posizione. Non avevo scelta, dovevo soddisfarlo. Non che la cosa mi dispiacesse ma era la mia prima volta e non sapevo come fare. Lo presi in bocca e iniziai a muovere su e giù. Era un movimento meccanico, ancora privo di tecnica e senza l'uso della lingua ma a quanto pare Jacopo gradì, tant'è che iniziò a muoversi sul letto con concitazione, allargò ancora di più le cosce e iniziò ad ansimare, prima di sborrarmi in bocca. Appena ...
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