1. Io moglie puttana e lui marito cornuto


    Data: 25/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Monia Sexy, Fonte: EroticiRacconti

    ... resistevo a questo suo intento un po' per ritrosia mista a vergogna, ma anche e sopratutto perché temevo che il nostro bel rapporto, fatto di tante fantasie erotiche, potesse rovinarsi. Poi mi presentò al suo padrino di cresima. Allora io avevo 22 anni, mentre quello ne aveva 55 ed aveva tutta l'aria del "porco" per eccellenza. Una mattina, mio marito al lavoro, ero intenta alle pulizie di casa, quando mi si presentò quell'uomo in casa, perché, a suo dire, era stato incaricato dal figlioccio, di portarmi la spesa. Era una giornata molto calda ed io avevo indossato solo una vestaglia sul mio corpo nudo. Non avevo neanche fatto la doccia, dopo l'amore con il marito, rinviando quel rito a dopo i lavori di casa. Il viso dell'uomo, al solo vedermi o, forse, indovinando o immaginando la mia nudità sotto la vestaglia, era da autentico maiale e, devo dire, la cosa m'intrigava non poco: quale giovane donna non si sente lusingata dallo sguardo eccitato in un uomo maturo? Avrei potuto liquidarlo e mandarlo via in un attimo, ma decisi di essere gentile, perché la mia natura da esibizionista mi stimolava a farmi scrutare civettuola e sensuale. Lo portai in cucina, avendolo invitato a prendere un caffè. Tranne qualche parola di circostanza, la conversazione era inesistente, mentre la mia eccitazione cresceva tanto da sentirmi colare fra le cosce (o era il succo che mi aveva lasciato il marito?). Versai il caffè nelle tazze e, nel girarmi per riporre la caffettiera, mi ritrovai le sue ...
    ... mani addosso. Come sempre mi irrigidii e restai lì immobile, mentre quelle mani vagavano accarezzandomi dappertutto. Mentre ciò accadeva, tirò fuori il suo fallo: cielo, quanto era grosso! Forse il doppio di quello di mio marito, sia in lunghezza che in larghezza. Ecco che ebbe a ripetersi quello che vivevo da ragazza: ero accarezzata nelle mie intimità, mentre egli se lo menava. Una sua mano sul collo mi spinse in giù a prendergli in bocca quel membro enorme: non ne avevo mai visti di così grossi. Glielo leccai a lungo, tentando di fagocitarlo tutto, senza riuscirci, finché la bocca mi fu riempita di sperma. Il primo impulso fu quello di staccarmi da quel palo, ma la sua mano, con forza, me lo impedì. Dopo i primi schizzi che dovetti inghiottire, constatai che il suo sapore non era poi tanto male: da quando mi ero sposata, era la prima volta che ero a contatto con il membro di un uomo diverso dal marito e, addirittura, ne avevo inghiottito il seme. Da quella volta e con una cadenza quasi giornaliera, ricevevo la visita del padrino di mio marito, il quale, ovviamente, non si accontentava più della sola "fellatio": ora mi leccava in ogni dove, per poi inserirmi nella passera quella sua bestia, fino a concludere con un'abbondante sborrata sul corpo. Ancora non avevo riferito nulla a mio marito della relazione a mezzo della quale lo rendevo cornuto a tutti gli effetti, proprio come lui aveva sempre vagheggiato, quando cominciai a sospettare che i due, mio marito ed il padrino, ...