Impicci e lacrime
Data: 27/05/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
Mi sembrava quasi commovente e manifestamente toccante osservare due amici di sempre consolarsi rallegrandosi e sostenendosi infine a vicenda. Poche battute, per capire che le cose non stavano andando bene per lei, persona alquanto fiduciosa e confidente nel mondo, però con infinite incognite e numerose rogne esattamente come lui. Le uniche parole di lui all�epoca furono:�Dovevo di certo aspettarmelo, ci avevo scommesso�.Le lacrime di lei, viceversa, continuavano a scendere impassibili e distaccate, accompagnate dal suo discordante e sintetico ragionamento, riepilogato con delle frasi tristi e senza senso:�No, non ho voglia d�essere presa in giro così ogni volta. Adesso basta, perché tanto vedo che non vale la pena di sprecarsi via sciupandosi per qualcuno�.�Hai sbagliato solamente una cosa�.�E� vero, non lo contesto, lo ammetto tranquillamente, di cose ne ho sbagliate tante, eppure non è questo il nocciolo�.�Adesso però come stai?�.�Non so, sono un po� confusa, imprecisa e lacunosa, direi incoerente e offuscata�. Le uniche cose da fare erano un bacio e un abbraccio.�Con tutta la massima franchezza ti rivelo che è un vero piacere trovarsi assieme te, sento che c�è la massima complicità, avverto che quest�aspetto mi piace molto, perché mi fa perdere il lume della ragione essere in compagnia d�una donna connivente�.In quel momento l�unica cosa che fecero fu di stringersi le mani, le loro menti non erano giammai state così vicine. Lui precisò tutto d�un ...
... fiato:�Credi ai segni?�.Un altro bacio su d�un dito questa volta. Lei forse sfrontata, ma indubbiamente sincera arrossendo in volto prontamente gli manifestò:�Potresti succhiarlo, io adoro farmi leccare le dita�.Giampietro ubbidì attenendosi senza staccare gli occhi dal suo sguardo:�Facciamo un gioco: io metto a disposizione la mia bocca, lascio il resto alla tua globale fantasia e alla tua famelica voglia�.Non erano mai andati così oltre. Iniziò succhiando una guancia, prosegui succhiando il labbro inferiore buono e morbido. La lingua stretta fra le labbra di lui, forse era ancora presto, Alice chiese di scendere sul collo e le parole di Giampietro in quell�istante furono:�Il tuo collo è libidinoso, mi fa uscire di senno, perché mi contagia, m�intriga trasmettendomi molte sensazioni, poi ce l�hai così erotico�.�Voglio sentire il tuo peso sul corpo mentre lo fai: succhia la punta della spalla�.Lei lo guidava sul suo corpo con esuberanza finché non ebbe il coraggio chiedendogli d�essere leccata fra i seni. Giampietro mise il seno in mezzo, senza toccare ancora i capezzoli, così come voleva Alice, anche se moriva dalla voglia di farlo. Alice chiese d�essere baciata di nuovo, in quanto ambedue iniziavano a essere consci della propria eccitazione. Giampietro le piombò di nuovo, le alzò la gonna abbassandole leggermente le mutandine. Loro due si conoscevano da anni, malgrado ciò lui non l�aveva mai scrutata così. Era emozionato, veramente colpito, sentiva il suo profumo e il suo ...