1. Nei panni di sua madre


    Data: 29/05/2019, Categorie: Altro, Trans Dominazione / BDSM Autore: Syuzee, Fonte: RaccontiMilu

    Si chiamava Jeff. Ci siamo conosciuti diversi anni fa, quando si era appena trasferito nel mio quartiere. Io avevo diciotto anni, e lui diciannove; non era proprio un manico, ma nemmeno uno sfigato come me. Era più alto di me di venti centimetri buoni, e mi sorpassava nel peso di almeno quindici chili; per lui io rappresentavo più una specie di palla al piede che un vero e proprio amico.Ho sempre avuto amici più grandi di me, sono sempre stato una specie di gregario; credo che il motivo per cui lui mi permetteva di girargli intorno era che io ero l�unico ragazzo del quartiere ad avere pressappoco la sua età. Dopo circa un mese che eravamo amici iniziammo a sperimentare alcuni giochetti sessuali.Suo padre faceva il rappresentante, e per lavoro era spesso costretto a stare lontano da casa per intere settimane, mentre sua madre faceva il turno serale quindi Jeff restava a casa da solo da quando uscivamo di scuola fino a quando sua mamma rientrava a casa, verso le 23.Di solito lo andavo a trovare dopo cena, e restavo li fino all�ora di andare a dormire. Fu proprio in una di quelle sere che Jeff tirò fuori alcuni dei Playboy di suo padre, e ci sedemmo a guardarli insieme. Il suo modo di fare molto disinvolto e naturale mi fece sentire a mio agio e quasi automaticamente finimmo per masturbarci insieme per il resto della sera.Una volta, mentre eravamo nel mezzo di una �masturbazione di gruppo�, lui mi si avvicinò all�improvviso e senza dire altro sostituì le sue mani alle mie, ...
    ... afferrandomi l�uccello e iniziando a massaggiarlo lentamente.Gli lanciai uno sguardo stupito, ma in tutta risposta mi sentii dire: �tu vai troppo veloce, ora ti faccio vedere come si fa.� Le sue mani erano più grandi delle mie e un poco più ruvide, e la sensazione fu subito molto diversa. Lui non mi massaggiava il cazzo con colpi brevi e veloci come facevo io, ma bensì con delle mosse lunghe, lente e potenti.Quella volta non ebbi uno dei miei soliti orgasmi brevi e frettolosi: Jeff mi lavorò il cazzo lentamente e con pazienza, fino a farmi godere in maniera profonda e lunghissima. Man mano che lui mi portava sempre più vicino all�apice io mugolavo e mi dimenavo con intensità crescente; allo stesso tempo lo guardavo supplicante, e lui mi restituiva uno sguardo forte e autoritario, come se mi avesse in suo completo potere. E la cosa più strana era che mi piaceva!Mi piaceva moltissimo cedere il controllo del mio corpo a lui, perché sapevo che mi avrebbe fatto godere solo quando sarebbe stato il momento giusto! Mentre mi avvicinavo sempre di più al momento fatidico lui aumentò il ritmo, e iniziò a sussurrarmi cose del tipo �forza, sborra! Voglio che vieni adesso, che spari tutta la sborra che hai!� Mi piacevano i suoi incoraggiamenti, e ci tenevo moltissimo a farne tanta perché lui poi fosse orgoglioso di me.Quando sborrai mi sembrò come se ne uscisse un litro. Jeff puntò il mio cazzo di modo che i quattro o cinque potenti getti che schizzai mi colpissero il viso e il torace. In quel ...
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