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La collega della moglie
Data: 31/05/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Luponeronotte
Una delle colleghe di mia moglie è un tipino tutto sale e pepe, piena di vitalità e sempre pronta alle battute ed agli scherzi. Proprio per questa sua disponibilità risponde con civetteria anche ai doppi sensi e spesso é lei stessa a creare discorsi che si prestano all'equivoco. Fisicamente é minuta ma carina e cerca sempre di tenersi truccandosi e vestendosi con gusto. Era un po' di tempo che andavamo avanti con messaggi e con battute spesso molto spinte. Tipo - vieni qua a prendere il caffé che c'é una stanza libera โ oppure -oggi non sei ancora venuto? - etc. Mi ero messo in testa di scoparmela convinto che anche a lei non sarebbe dispiaciuto. L'occasione ci fu quando, come accadeva ed accade un paio di volte l'anno, mia moglie invita le colleghe a cena. Baldoria con scherzi, battute e buona dose di bollicine. Parlavamo della mia moto e dei giri che avevo fatto e lei, Stefania, subito a chiedermi quando l'avrei portata, chiedendo a mia moglie il permesso. Finisce il vino ed io, unico uomo, sono incaricato a recuperarne ancora in garage / cantina. Subito Stefania si offre di accompagnarmi - così mi fai vedere la moto โ le altre non fanno una piega e continuano a parlare. Scendiamo nel box e tolgo il telo alla moto. - Bella, devi portarmi โ mi dice. Io la stringo e inizio a baciarla. Lei resiste - ma cosa fai? - mi chiede - voglio scoparti, non resisto più โ le dico - non faccio che pensarti - - non fare così, ...
... non voglio - Ma io ormai sono partito, la giro e la spingo sulla moto, le abbasso i pantaloni. Lei cerca di divincolarsi ma non riesce - sei un bastardo โ mi dice con rabbia - uno stronzo pezzo di merda- ma a me non frega nulla, anzi tutto questo mi eccita ancora di più, e pensare che non ho mai forzato una donna, anzi a volte é accaduto il contrario. La tengo a 90 gradi con i pantaloni calati al ginocchio, mi tiro fuori il cazzo che é durissimo, mi metto molta saliva sulle dita e le bagno il buco del culo, é quello più a portata di mano e poi mi va così. - no ti prego - mi implora, ma io niente, appoggio la cappella ed inizio a spingere, non voglio farle troppo male ma non ho molto tempo. Sento che sta cedendo, é molto stretto, chissà se l'hanno mai inculata. La tengo per il collo e con l'altra mano le allargo il culo. Ancora saliva, ancora spinte e poi entra. Mi morde una mano che mi era scivolata ma la tolgo e la rimetto dietro il collo per tenerla giù. Inizio a pomparla a fondo, faccio in fretta, voglio riempirla di sborra e non penso ad altro. Pochi affondi e mi libero con un'ultima spinta. Glielo tengo dentro finché non mi sono svuotato e poi lo tiro fuori. Lo guardo mentre esce, il buco rimane aperto con un filo di sborra. Faccio un passo indietro e rimetto il cazzo nelle mutande. Stefania si gira, mi guarda, ha due lacrime e mi dice che mi considerava un'amico e non pensava che fossi così. Avrei potuto dire qualcosa ma non l'ho fatto. mi stà ...