Il colloquio
Data: 31/05/2019,
Categorie:
Etero
Autore: scopertaeros69
... pausa pranzo - Nessuna delicatezza, solo un desiderio quasi animale, soddisfatto, preso... consumato. La penetro senza delicatezza, ma con la fame animale di un predatore che deve finire e dilaniare velocemente la preda per non condividerla con nessun altro. Si porta una mano alla bocca per coprire i gemiti sempre più rumorosi, come se il cigolio di questo sgangherato non bastasse a riempire l’aria. La afferro per il collo, guardo le sue pupille dilatarsi ulteriormente, non stringo, ma quel gesto la eccita, significa possesso sebbene la pressione delle dita sia appena accennata, non voglio provocare un asfissia erotica, voglio solo venire, prendermi la sua sicurezza e la sua illusione di controllo. Mordo un capezzolo in punta di denti, mentre le spinte continuano e le sue unghie affondano in un mio avambraccio. Gode, il suo corpo tradisce tutta la sua eccitazione, la sua fica è lava rovente, non c’è stato modo di prendere accordi, le vorrei venire dentro, ma non posso e non voglio rischiare. Quando esco da lei, ha una sorta di resistenza, che cerco di tacitare rapidamente afferrandola per i capelli, trascinandola giù dal mobiletto e facendola rimanere in ginocchio, mi guarda per un attimo con quella maliziosa sfida di poco prima, ma poi apre al bocca. Non resisto a lungo, le torno a cedere l’illusione del controllo, prima di svuotarmi dentro di lei. Pochi minuti e siamo nuovamente sulla porta, mentre mi apre per farmi uscire, sopraggiungono i colleghi. - Arrivederla, le faremo sapere - “ si certo...sai dove trovarmi”