Spirito bizzarro
Data: 03/06/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... fatto.�Pronta�.Bruscamente lei percepì il passionale e sincero piglio di quell�entità alle spalle di lei cogliendo spiccatamente il suo profumo, quel buon effluvio odoroso di quel dopobarba che aveva la fragranza di muschio, captò in modo distinto le dita passare sul suo abito leggero, così come si conviene in una giornata rovente, perché i capezzoli reagirono all�istante spuntando dalla seta, in seguito fu guidata in mezzo alla stanza, poi una voce secca e strana rapidamente le ordinò:�Spogliati, voglio vederti�.Lei fece scivolare le spalline dell�abito, poiché il dubbio durò una frazione di secondo, poi lo lasciò cadere. Al momento non sapeva che cosa fare, poi abbassò l�ultima difesa e rimase nuda in attesa:�Adesso girati lentamente su te stessa�.Quegli occhi che la squadravano la stavano sondavano internamente nel profondo, in quanto avrebbe potuto esprimere esattamente dove si stavano posando, lei era imbarazzata, tuttavia era risoluta ad andare fino in fondo. I suoi polsi furono afferrati, perché qualcosa di morbido li legò avvertendo spiccatamente quel profumo molto vicino. Si senti lambire, poi captò chiaramente le dita girare intorno ai suoi capezzoli, un lungo e lento vortice che implacabile s�avvicinava sempre più alla destinazione desiderata. Le sue gambe cominciarono a vacillare quando sentì risalire un tocco sempre più deciso, giacché non poté fare a ...
... meno d�agevolare il percorso ormai persa dal delirio e dall�esaltazione dei profumi e degli odori, con i sensi attenti a cogliere cercando d�intuire qualsiasi brivido lasciandosi liberamente guidare. Un alito caldo fece da messaggero e da portavoce alla lingua che s�insinuò tra le sue pieghe, prima dolcemente, poi sbranata da un succhiare frenetico, da labbra che tenevano imprigionate le sue in quel silenzio rotto soltanto da due respiri affannosi, alla fine però cedette, si lasciò andare all�orgasmo trattenuto e a lungo rinviato, infine appagata e rasserenata udì l�ormai notoria voce:�Girati e inginocchiati, sì, così, da brava. Adesso metti le mani dietro la nuca�.E� il suo turno, pensò lei felice, finalmente potrà godere placidamente pure lui: le mani spinsero la sua nuca in avanti, lei lo sentì appoggiarsi manifestamente alle sue labbra impadronendosi di quel piacere altrui. Si liberò facilmente dei nastri che le tenevano imprigionati i polsi, si tolse la benda e s�avvinghiò alle gambe del suo padrone regalandogli un piacere leggiadro e al tempo stesso infinito, infine affaticata e debilitata cercò il letto che aveva visto appena ed entrò, si sdraiò godendosi il sapore, le sensazioni e lo spirito di quella bizzarra e intera pazzia.Silvia al momento era da sola, intanto che fuori gli sposi attendevano ansiosi e impazienti il rito delle foto.{Idraulico anno 1999}