1. Sapore di sale


    Data: 06/06/2019, Categorie: Etero Autore: Polase71, Fonte: Annunci69

    Anche quella volta, dopo essere uscito dal mare, racchiuso nella piccola e serena baia, mi sono avviato a fare una camminata su per la scogliera sovrastante, così da asciugarmi sotto il sole caldo del primo pomeriggio e poter ammirare lo splendore di quella costa dall’alto. Camminavo spedito a testa bassa, guardando dove mettevo i piedi e aggirando gli aguzzi spuntoni di scogli sul cammino. Quando mi ritrovo di colpo piantato ed in bilico sul ciglio di un piccolo cratere che si apre in mezzo alla scogliera aspra e deserta, più profondo e nascosto rispetto alla linea del panorama. Ma la cosa che mi fa puntare i piedi e rimanere sconcertato è la vista di cosa occupava quella piccola area protetta: una donna, accovacciata sulle piante dei piedi, il costume intero tirato sulle ginocchia piegate, due seni generosi appoggiati sulla pancia bianca e burrosa, in testa un cappello di paglia a larghe tese ed un lago giallo e schiumoso che si gonfiava sotto lo scorrere di una cascata di piscio, per poi defluire in un fiume che le scorreva in mezzo i piedi e si perdeva tra i pori degli scogli neri e roventi.
    
    Non potendo far finta di niente visto che i miei occhi avevano incrociati i suoi, grandi e neri, sotto l’ombra del cappello, tra lo stupore e l’imbarazzo, l’unica cosa che son riuscito a fare è stato emettere un timido :”Ops, mi scusi” e provare a continuare quasi indifferente.
    
    “Ma no, scusa tu ragazzo, è che proprio non riesco a farla in mare, è più forte di me” apostrofò ...
    ... subito la donna, mentre si tirava su il costume a coprire i contorni della sua pelle liscia e non abbronzata.
    
    Per sciogliere un po’ di tensione e sdrammatizzare sull’accaduto ho spostato l’argomento sull’età, ringraziandola per il “ragazzo” e dicendole che in realtà ormai mezza vita me l’ero giocata. La donna non mostra segnali di resa e continua a mantenere il discorso aperto complimentandosi per il mio fisico giovanile che, con mano leggera e provocante comincia a toccare. Mi scorre le dita sul petto ancora punteggiato di gocce di mare. Le unghie amaranto e pronunciate mi graffiano i fianchi sensibili provocando brividi inusuali che mi increspano la pelle. La mano approda sul basso ventre e poi sul costume ancora bagnato, dove con le dita unite segue il contorno del mio cazzo, con movimenti lievi e alternati che rendono l’aria ancora più rovente ed i battiti forti come colpi di tamburo. Incoraggiato dalle sue battutine maliziose mi comincio a sciogliere e nascondo la testa sotto il suo cappello, affondando il naso tra i suoi capelli e posando le labbra sul suo collo caldo e velato da un sottile strato di sudore.
    
    La sua mano avverte il desiderio che si fa sempre più grande nel costume e decide di accertarsi di persona del fenomeno inginocchiandosi e abbassandomi lo slip sulle cosce abbronzate. Afferra stretta con la mano la mia asta turgida e comincia a denudarla del prepuzio con movimenti lenti ma decisi.
    
    Me lo scappella con forza e ci posa la punta lingua a seguirne i ...
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