1. Non t'ha dimenticato


    Data: 06/06/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Il peso degli sguardi l�aveva dimenticato, l�affanno di quelle diffamatorie e maligne occhiate trascurate infischiandosene altamente, o forse il disagio di quelle inguaribili e pettegole sbirciate le aveva semplicemente rimosse dalla sua mente. Erano passati parecchi anni, ormai in verità quasi venti, cionondimeno non era cambiato niente, giacché i drappi di pizzo bianco pazientemente lavorato coprivano ancora le finestre spalancate sulla piazza, siccome lei era pronta a scommettere che quegli uomini continuassero a sedersi immobili sulle sedie intrecciate con la paglia davanti all�unico bar di quel piccolo paese, con una caraffa di vino piena a metà e quattro bicchieri sul tavolo di legno, contaminati, imbrattati e infangati, così come quegl�impiastricciati e deturpi pensieri in special modo lanciati da parte delle donne di quel paese che non aveva giammai capito.Lei era tornata, dato che le circostanze lo imponevano, malgrado ciò in realtà aveva voluto provare verso sé stessa di poter tornare affrancata, diversa, libera e sola com�era sempre d�altronde stata. Il rosso del suo tubino spiccava su quella terra pianeggiante, ondeggiando sui tacchi a spillo attraversando la piazza, avvolta e circondata dall�inconveniente, dal peso e dalla seccatura degli sguardi:�Hai visto? Lei ha sempre quella finezza e quella grazia leggera d�una ballerina e un bel fondoschiena scolpito nel marmo� - si ritrovò a mormorare Carla, osservandola avviarsi con ampie falcate verso la porta del ...
    ... bar.Non credeva si ricordasse di lei, in fondo erano state solamente compagne di scuola per un breve periodo vent�anni prima, eppure doveva osservarla da vicino, guardare in fondo ai suoi occhi, in quanto doveva capire. Le andò incontro decisa, lì nel centro assolato della piazza immobile nell�afa del pomeriggio, giacché il contrasto era evidente: la bellezza bruna sfrontata di Livia avvolta nella seta e quella bionda elegante e maliziosa di Carla, esaltata dal color turchese del corto vestitino di lino che indossava:�Ciao, non credo che ti ricordi di me. Io invece non t�ho mai dimenticato, perché sono anni che aspetto� - disse Carla, puntando i suoi occhi chiari addosso a quelli di Livia.Livia non permise a Carla di terminare la frase, per il semplice fatto che affondò una mano nei capelli e incurante dell�immobile e silenzioso palcoscenico su cui si trovavano l�attirò a sé mormorandole sulle labbra:�Questo, se ricordo bene Carla, mio tesoro�.Lei affondo la lingua in gola succhiando cupidamente all�appassionata e vibrante risposta di quella donna sbucata dal suo passato, che sfrontata era deliziosamente riapparsa nel suo presente. Ambedue risero guardandosi negli occhi, dopo caddero nel silenzio della piazza come delle pietre, infine s�avviarono tenendosi per mano avvolte dal calore bruciante degli sguardi verso la casa di Livia. Percorsero poche centinaia di metri, arrampicandosi graziose nonostante i tacchi a spillo per le stradine tortuose arse dal sole cocente della Sicilia, ...
«1234»