1. Con la zia in maremma - 4


    Data: 21/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    Come siamo arrivati a casa di zia Wanda, lei e mia mamma sono salite al primo piano, dove avrebbe dormito mamma.
    
    Con la scusa di fare il letto e di mettere a posto le cose.
    
    A raccontarsi le loro cose di donne mature, ma anche del sesso che facevano.
    
    Zia Wanda ne faceva, eccome.
    
    E forse anche mamma, almeno con me, ne aveva fatto, eccome se ne aveva fatto, proprio la sera prima.
    
    Siamo rimasti io e Andrea, lì nel soggiorno, ad aspettarle.
    
    Un po’ ci guardavamo.
    
    Ma non sapevamo cosa fare.
    
    Di sicuro quelle due non sarebbero scese subito.
    
    Abbiamo anche sentito che chiudevano la porta, per non essere disturbate.
    
    Forse parlavano di sesso.
    
    Oppure lo stavano facendo.
    
    E noi due?
    
    Potevamo fare lo stesso anche noi, intanto che quelle scendevano.
    
    Perché no?
    
    Così mi diceva Andrea.
    
    Un pompino reciproco nell’attesa, tanto per ingannare il tempo, così mi aveva proposto.
    
    L’avevo già fatto, il sesso a due, con lui.
    
    Non sapevo che dire.
    
    Intanto, da quella volta, anzi da quelle volte di dieci anni fa che ero stato da zia Wanda, non l’avevo più fatto, il sesso tra maschi.
    
    Non che non mi piacesse. Anzi.
    
    Diciamo la verità, a quei tempi era stato bello.
    
    Me lo ricordo come fosse oggi.
    
    Ci mettevamo in tre, tutti e tre nudi, sul lettone e io subito a leccare la fica di zia Wanda.
    
    Volevo farla venire prima possibile.
    
    Appena veniva, lo sapevo, le veniva voglia di prenderlo dentro e a quel punto si metteva alla pecorina, con la fica ...
    ... in posizione, che grondava, tanto era bagnata.
    
    Entravo come un coltello nel burro.
    
    E intanto che la chiavavo, alzavo il culo.
    
    Per farmi inculare da lui.
    
    Qualche volta glielo chiedevo io, se non si era già mosso lui.
    
    Mettiti dietro di me, l’ultimo vagone del treno, come diceva lui.
    
    Giocavamo al trenino.
    
    Lui era l’ultimo vagone, quello che spingeva più di tutti.
    
    Potevo anche stare fermo, io.
    
    La botta che mi dava nel culo, Andrea, spingeva il mio cazzo nella fica di zia Wanda.
    
    Gridava lei, per la botta che le davo io nella sua fica bagnata.
    
    Gridavo io, per la botta che mi dava Andrea nel culo.
    
    Erano grida di godimento, un po’ di male e un po’ di godimento le mie.
    
    Sempre più di godimento, che di male.
    
    Infatti venivo sempre io per primo.
    
    Subito veniva dopo, zia Wanda, un’altra volta.
    
    È pluri-orgasmica, zia Wanda, può venire anche quattro volte in un pomeriggio di sesso scatenato.
    
    A due o a tre.
    
    Bastava che ci fosse almeno un cazzo.
    
    Qualche volta Andrea non era ancora venuto e allora dovevamo pensarci noi.
    
    Sua sorella, se ne aveva ancora voglia, se lo prendeva dentro.
    
    Davanti o dietro.
    
    Oppure prima davanti, poi di dietro.
    
    Finché veniva.
    
    E se non aveva voglia lei, ci pensavo io.
    
    Se non mi faceva male, gli davo il culo ancora, fino a farlo sborrare.
    
    Qualche volta mi faceva proprio male, allora glielo prendevo in bocca.
    
    E mi veniva in bocca, la sua sborra dolce, un po’ l’ingoiavo, come faceva zia Wanda con ...
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