1. Dopo mezzogiorno


    Data: 12/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... una bestia! – ansimava in risposta ai gemiti di dolore e di piacere dell’altro – Sono una bestia, quando fotto la mia troia e la riempio di sborra… Cazzo… ti riempio di sborra… ti faccio cagare sborra per una settimana… Ti…”
    
    Ma l’orgasmo ebbe il sopravvento: in preda ad una fitta lancinante di piacere, Andrea si chinò a stringerlo forsennatamente, mentre lo azzannava alla nuca quasi a sangue e la sborra prendeva a scorrergli a scatti lungo tutta la grossa vena, scaricandosi nel condotto già pieno di Lorenzo. Il piacere che stava provando era dilaniante e Andrea continuava a dare col bacino dei colpetti leggeri ad ogni eiaculata, quasi a volerlo perpetuare il più possibile.
    
    Lorenzo accolse con un fremito squassante l’orgasmo dell’amico, le cui potenti, ripetute pulsazioni sulla prostata gli provocarono un languore, un piacere sempre più forte e solo alla fine si rese conto che era venuto pure lui su tutta la fiancata della macchina.
    
    Rimasero a lungo stretti, finché il respiro non fu tornato normale. Poi Andrea cominciò ad estrarre il cazzo ormai molliccio, che alla fine venne fuori, portandosi dietro una colata di sborra e olio per motori.
    
    “Scusami, - fece Andrea, mentre Lorenzo si ripuliva ...
    ... alla meglio con uno straccio – ti ho fatto male, - e gli sfiorò con la punta delle dita il morso sulla nuca – ma quando godo divento una bestia.”
    
    “Non fa niente, - rispose Lorenzo, rabbrividendo al tocco di quelle dita – pure io ho fatto un pasticcio.”, e gli mostrò la lunga colata di seme sul fianco della macchina.
    
    “Quella la togliamo subito, prima che qualcuno se ne accorga.”, disse Andrea ridendo e, preso uno straccio, ripulì il tutto.
    
    Si rivestirono e fu con un vero magone che Lorenzo vide scomparire quel magnifico corpo sotto la tuta unta e maleodorante. Avrebbe voluto chiedergli se potevano rivedersi, ma non trovava il coraggio.
    
    Andrea guardò l’orologio:
    
    “Sarà meglio che vai, - disse – fra poco è ora di riaprire.”
    
    “Ok”, fece Lorenzo e gli tese la mano.
    
    Andrea la strinse e lo accompagnò alla porta. Aprì e si affacciò per vedere se qualcuno era già arrivato.
    
    “Via libera. – disse – Ciao.”
    
    “Ciao”
    
    E Lorenzo si allontanò a capo chino verso la macchina.
    
    “Ah, - lo richiamò Andrea - io sono sempre qui dopo mezzogiorno.”
    
    “Ci puoi contare!”, esultò Lorenzo.
    
    L’altro gli fece l’occhiolino e rientrò nell’officina ad eliminare le ultime tracce di quanto era successo.
    
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