1. Io e marco (prima parte)


    Data: 18/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: arcipelago82

    Io e Marco ci conosciamo da quando eravamo all’asilo. Si può dire che siamo cresciuti insieme. A volte penso a lui come un fratello più che un amico. È la prima persona a cui ho detto di essere bisessuale ed è anche il primo a cui ho succhiato il cazzo. La pompa era un’abitudine ormai consolidata tra di noi. Se uno dei due stava vivendo un periodo di magra sessuale, era sufficiente scrivere un messaggio all’altro. La scena era sempre la stessa: lui si sedeva, io gli calavo i pantaloni e le mutande e cominciavo a darmi da fare. Quando veniva, di solito sulla mia faccia o nella mia bocca, venivo anch’io con una sega. Le regole erano chiare: nessun contatto supplementare. Questo fino alla gita di quarta superiore.
    
    Quell’anno capitammo in una camera doppia. La seconda serata la passammo nella camera di alcuni nostri compagni, a scherzare, ridere e, naturalmente, bere. Tornati in stanza, saranno state le tre del mattino, decidemmo di farci una doccia, per evitare una levataccia la mattina dopo.
    
    Lui andò per primo. Uscì sorridendo, indossando solamente un asciugamano in vita. Il suo corpo era ben definito, con una leggera peluria sul petto e sotto l’ombelico. Lo guardai per qualche secondo poi mi diressi verso la doccia. Mentre mi lavavo, pensavo alla visione che avevo appena avuto. Mi eccitai parecchio. Dopotutto era un periodo di magra per me. Quindi decisi di proporgli una delle nostre classiche pompe, per scaricarmi. Sorrisi al pensiero.
    
    Quando uscì dal bagno, lui ...
    ... era completamente nudo sul letto, col cazzo già duro. Io mi misi a ridere.
    
    “Che fai?”, gli chiesi.
    
    “Non scopo da un’eternità!!! Ti va di darmi una mano a scaricarmi?”.
    
    “Ahahahahahaha! Lo sai che avevo avuto la stessa idea??”.
    
    Tutti e due scoppiammo in una fragorosa risata. Mi misi subito al lavoro. Il suo cazzo era stupendo, piuttosto lungo e circondato da una folta selva di peli scuri. Cominciai a leccarlo sulla punta per poi farmelo scivolare completamente in bocca.
    
    “Oh cazzo! Vuoi farmi venire subito?!”, esclamò lui.
    
    Mi fermai. In quel momento mi venne un’idea. Gli chiesi di cercare nella tasca laterale della mia valigia. Lui tirò fuori un tubetto. Mi fissò con aria interrogativa.
    
    “Ce l’hai un preservativo?”, gli chiesi.
    
    “Sì perché?”, sembrava davvero non capire quali fossero le mie intenzioni.
    
    “Mettitelo allora”, gli sussurrai.
    
    Lui rimase impalato per qualche secondo con la bocca aperta. Non so se fosse stupito oppure terrorizzato. Presi il tubetto dalle sue mani e versai un po’ di lubrificante sulle mie dita. Mi appoggiai sul letto e cominciai a infilarle, per allargare il mio buchetto. Lui continuava a guardarmi. Ad un certo punto deglutì, e si infilò il preservativo. Lo feci distendere sul letto e mi misi sopra di lui. Versai un po’ di lubrificante anche sul suo cazzo e cominciai a distribuirlo. I suoi occhi erano fissi sui miei. Cominciai a farlo scivolare dentro di me lentamente. Quando mi abituai, iniziai a muovermi prima con calma e poi ...
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