1. Ne ho voglia


    Data: 21/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: n@poli78, Fonte: EroticiRacconti

    Se hai letto i miei precedenti racconti capirai che la situazione è ancora molto confusa. C'è stata per una "prima volta", uno spartiacque nelle nostre ripetute fantasie erotiche "raccontate" tra le lenzuola. Tra le lenzuola mentre io scopavo mia moglie, le raccontavo tante cose proibite, lei taceva sempre e ritmava con il movimento del bacino se il "discorso" le piaceva o no. Se le raccontavo di altre donne nel letto lei si muoveva in un modo, se le raccontavo di una donna che mi possedeva, restava quasi ferma, se le raccontavo di un uomo che ci guardava e si masturbava il ritmo saliva e il suo respiro e il suo godimento diventava udibile anche oltre le mura. E da lì che i miei racconti si concentravano sempre "sull'amico", quello che le faceva i complimenti per quanto era bella, per quanto sapeva scopare, per come si era vestita quella sera, e i ritmi erano davvero sempre più intensi, ma mai una parola di commento, né durante e né dopo. Ma quella volta non fu così, mentre la incalzavo in una pecorina da sballo, mentre il suo culo era rivolto verso me e io la prendevo davanti e le dita erano dietro, le dicevo, come altre volte, che lì uno non bastava, che dovevamo essere due, che quel culo così aperto meritava di essere riempito contemporaneamente. L'eccitazione era salita, il suo orgasmo era vicino, come sempre, e stavo per dimenticarmi quanto detto, erano tante le volte che si parla, si godeva e si andava a letto sereni, ma non fu così. Lei in preda all'orgasmo prossimo proferì parola "ne ho voglia", lì per lì pensavo volesse che le prendessi il culo, ma la cosa mi sembrò strana, perché prima dell'orgasmo in arrivo? e allora le dissi "ti prendo il culo?" quasi meravigliato. E fu lì che per la prima volta, lei senza voltarsi mi disse "no continua, ho voglia di un altro cazzo", fu un attimo, pochi secondi e arrivammo senza nemmeno accorgercene, lei dalla liberazione di avermelo detto, io dall'idea di vederla penetrata da chissà chi. La notte fu dolce e serena
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