1. L'appuntamento


    Data: 20/06/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E� appena entrata l�estate con il suo caldo umido caratteristico che t�avvolge. Un rossetto rosa sciolto al sole, una boccetta di smalto verde smeraldo rovesciato sul bianco lavabo del bagno, uno squillo di telefono, l�ombra dei tulipani nel vaso di terracotta dipinto a mani, che viene abilmente proiettata come una macchia alle dieci d�un mattino qualsiasi sulla parete intonacata di fresco della stanza da letto di Diana. Questo &egrave in sintesi il debutto giornaliero di Diana, oggi però in special modo.Lei affascinante ragazza ventiduenne, gradevole ed elegante da far accapponare di proposito la pelle, facendo irrimediabilmente scuotere pungolando le più audaci e temerarie delle inibizioni. Adesso lo squillo del telefono persiste martellandole la mente, Diana allunga frettolosamente la mano destra e cerca disperatamente d�afferrare la cornetta, l�agguanta con stupore e apre gli occhi ancora sporchi di mascara, perché ancora con la voce palesemente assonnata risponde:�Sì, chi &egrave che parla?� - dall�altro capo del filo una voce maschile quasi spazientita ribatte:�Sono Patrizio, &egrave un�ora che t�aspetto. Non dirmi che stai ancora dormendo, mi auguro che non sia vero�.Diana stropicciandosi rapidamente emette un lungo sbadiglio rispondendo con la voce naturale:�Certo che sì, ma avevamo un appuntamento noi due?�. Patrizio leggermente assorto assume un�aria stupida:�Diciamo che dovevamo vederci, per quella cosa che sai�. Diana rimane intenzionalmente sul vago, però in ...
    ... modo aggraziato gli risponde:�Ora rammento, arrivo tra mezz�ora. Prenditi con calma un caff&egrave, poi vengo e pago io�.Una volta attaccata la cornetta del telefono Diana si precipita in bagno inciampando su scarpe e vestiti sparpagliati qua e là, afferrata alla svelta la borsetta esclama stringendo i denti:�Cazzo, che casino, ieri sera devo aver rovesciato la boccetta dello smalto dal tanto che ero stordita, adesso non ho l�acetone per toglierlo, ci penserò più tardi, accidenti�.In quell�istante s�infila nel piatto della doccia lasciandosi benevolmente massaggiare dall�acqua come una carezza curiosa e indiscreta. Quindici minuti più tardi &egrave in camera, s�accede una sigaretta Lucky Strike, si veste con un abito leggero dal colore delle pesche mature, però davanti alla specchiera esclama stizzosamente a voce alta:�Mio Dio, che faccia mi ritrovo, devo assolutamente darmi del colore altrimenti sembro un cadavere�.Lasciando rapidamente in disparte questi pensieri che l�assillano, Diana si pettina i lunghi capelli neri e con un modo di fare minuzioso sceglie gli ombretti giusti che possano intonarsi con l�abito, perché davanti a sé ne possiede di tutte le gradazioni con le svariate sfumature, in quanto la scatola dei trucchi &egrave sempre piena di cosmetici d�ogni sorta. Diana avrebbe fatto a meno del cibo, ma non dei cosmetici. Comincia con maniera esperta a sfumare il rosa, il marrone, il bianco perla e poi s�accorge che nella scatola manca il rossetto rosa, rammentandosi ...
«123»